Voltare pagina. L'unico modo per ripartire è dimenticare quanto accaduto qualche giorno fa nella stracittadina. La brutta figura fatta dai giocatori e dal tecnico biancoceleste in campo, e della dirigenza dopo la gara, non deve essere nemmeno un ricordo, ma addirittura essere cancellato dalla memoria di tutti, tranne che dai tifosi, gli unici che sembrano davvero afflitti da quanto accaduto. Dalla gara contro il Cesena il segreto sarà non sbagliare più, o sbagliare il meno possibile. Ci saranno sfide difficili nelle prossime nove gare: quattro tra le mura amiche, che hanno fatto la fortuna dei biancocelesti in termini di punti, e le restanti cinque in trasferta.

In casa la Lazio affronterà il Cesena sabato: gara all'apparenza semplice, all'andata però la squadra di Reja ha perso con un gol di Parolo. Poi il Parma, la Juventus e il Genoa. Partite che sono alla portata. L'unico ostacolo difficile è quello della Vecchia Signora, che vive un momento difficilissimo ma ha dei giocatori di qualità. Fuori casa le gare più difficili e gli scontri diretti con le rivali di una qualificazione in Champions che al momento è sfuggita. Il Napoli al San Paolo dopo la sosta, poi la doppia trasferta di Catania e di Milano contro l'Inter, l'Udinese al Friuli ed infine a Lecce. Le sfide di Napoli, Milano e Udine sono da vincere assolutamente (anche se con la squadra di Leonardo sarà quasi impossibile), è proprio dai tre scontri diretti che passa la qualificazione per l'Europa dei grandi.

I posti sono due, le squadre quattro; se c'è giustizia, visto quanto fatto finora la Lazio meriterebbe un posto certo. Ma nel calcio giustizia non c'è. Chi mette il pallone in porta più dell'avversario, anche senza meriti, vince la partita e sale in classifica, e i biancocelesti ultimamente lo stanno facendo con molta difficoltà. Floccari è sempre troppo solo, Zarate irriconoscibile, Rocchi infortunato e sfortunato, Kozak è l'unico che ha offerto un'invidiabile media gol-minuti giocati, che è valsa parecchi punti e una convocazione nella Nazionale maggiore del suo paese. Sabato sarà ancora il suo turno: il gigante buono dovrà regalare e regalarsi altri gol pesanti. Da qui alla fine della stagione Reja dovrà sfruttare al massimo ogni elemento, sfruttando le caratteristiche e lo stato di forma di ogni giocatore. I bonus da sfruttare per gli sbagli del tecnico e dei giocatori sono finiti, ora bisogna andare dritti a meta, senza mancare nemmeno un'occasione.