Laziomania: prendila così, ma sogna più in grande VIDEO
Battisti direbbe, prendila così, non possiamo farne un dramma. Conoscevi, conoscevamo i problemi della Lazio, continuerebbe: i gol presi a ripetizione nella ripresa, lo sfilacciamento degli spazi, gli errori tecnici, un po' di sfortuna, di opacità, qualche struttura mentale che manca, un po' di sana ignoranza, per dirla alla Inzaghi. Prendila così: la sassata virtuosistica di Banega sottolinea impietosa la prima mezz'ora ottima della Lazio, un Inter che risaliva piano piano la corrente. La partitura studiata da Inzaghi, anche preziosa sotto certe sfumature, come quando sposta Milinkovic a sinistra per bilanciare la forza di Felipe e fargli mettere un pallone sulla zucca, che non arriva, sfuma piano piano, insieme alle forze della Lazio, alla mancanza di reazione, alla portata limitata di alcune ambizioni. Al Dio degli gettacroce addosso non credere mai: oggi Marchetti secondo alcuni sarebbe da chiudere a Sant'Elena, ieri ha parato il rigore che salva il match contro la Fiorentina ( anche se per reattività e forza mentale non è lo stesso non da oggi); Inzaghi avrebbe sbagliato letture, Milinkovic è lento. Ma si, facciamoci del male, purché la squadra impari, cresca, soprattutto in forza mentale, in capacità di andare oltre, in prepotenza nel sognare. Nei vortici di polvere alcuni vedono siccità, ma magari è solo una gonna, per chiudere con un altro artista, un altro ballo, una nuova opportunità, se si ha il coraggio di sognare più in grande. P.s. Ne approfittiamo per fare gli auguri a tutti, con la speranza che nel 2017 ci siano ancora, magari nascosti, lievi sussulti quando è inquadrato Pioli sulla panchina dell'Inter, o Candreva corre con un'altra maglia. Sará bello il calcio di Suning, ma ancora più è bello quando i ricordi sono tanti, e qualcosa di bello rimane, e qualche romantico in macchina corre a Milano, perché gioca la Lazio.