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Laziomania: ora un bel bagno di umiltà e mezza lezione ai 'maestri di calcio'
La seconda certezza riguarda certamente la gestione degli interpreti: qui nessuno, su questo editoriale, accuserà mai Wallace di aver fatto perdere la partita alla Lazio. Anche perché per buona parte del tempo in cui la Lazio è stata in partita il brasiliano non è andato male, anzi. Ma attenzione: di Wallace non si critica mai il rendimento nell'arco di una partita, ma i singoli episodi. E sarà un caso, ma anche questa volta 1 singolo episodio lo condanna. Ma Caceres?
La terza certezza riguarda il primo tempo della Lazio: pazzesco. Riesce ad annichilire il Napoli, a ridurlo ad una squadretta senza idee, senza profondità, con il solo Insigne a provare qualcosa, di solito di troppo difficile. Ma c'è un momento della gara in cui la Lazio perde la partita: il gol di Callejon. Nel preciso istante in cui Radu e Lulic si perdono lo spagnolo e lo mandano solo davanti alla porta, la Lazio ha perso l'incontro. Dal punto di vista del morale, pareggiare un primo tempo dominato è stato letale. E l'approccio della ripresa (gravemente remissivo) lo dimostra. Ma la reazione psicologica dove sta?
La terza certezza bonus riguarda un calo fisico preventivabile. Un primo tempo così importante, dominante, perfetto ha fatto spendere tantissimo ai giocatori della Lazio. Inzaghi sostiene che i giocatori rispondono bene ai test fisici: allora bisognerebbe lavorare sulla tenuta mentale, perché non si può sbandare così rovinosamente. Non solo contro il Napoli, sia chiaro: e se l'anno prossimo capita in Champions? Se il livello si alza, bisogna alzare anche la propria forza fisica e mentale. Dopo un primo tempo irresistibile, la Lazio doveva essere in vantaggio, e gestirlo. Prendere il gol di Callejon è stato criminale: bisogna rendersi conto che certe leggerezze, a difesa schierata, sono inaccettabili. Ma bisogna anche reagire, di fronte a qualcosa di inaccettabile.
Ultimo punto: da dove bisogna ripartire? Credo che il bagno di umiltà faccia bene ad Inzaghi e ai suoi. Molto bene: dopo una settimana di tensioni, ora dovrà guardare in faccia i suoi e chiedergli di alzare l'asticella. Come ha fatto dopo la gara di andata: 7 vittorie consecutive, Juventus compresa. Un bel bagno d'umiltà, partendo dal primo tempo, in cui la Lazio ha insegnato più di qualcosa qualcosa ai cosiddetti maestri di calcio. Sacchi dice che ha visto il Napoli così in difficoltà solo contro il City di Guardiola. E fa aumentare in maniera sproporzionata i rimpianti.