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    Laziomania: Morrison, il bad boy amato senza motivo

    Laziomania: Morrison, il bad boy amato senza motivo

    Basta un punto alla Lazio per  qualificarsi matematicamente al turno successivo dell'Europa League nonostante tutti abbiano preso l'impegno di ieri sottogamba tranne i protagonisti che in un modo o nell'altro dovevano dimostrare qualcosa. Difficile pensare che i biancocelesti non ottengano almeno un punto vista la bassa qualità delle avversarie. Se l'arbitro di Dnipro-Lazio non avesse allungato la gara di qualche secondo Djordjevic e compagni sarebbero già qualificati a punteggio pieno. Da registrare sicuramente la doppietta del serbo che all'esordio europeo con l'aquila sul petto ha siglato un doppietta. Oltre a lui però c'è anche Ravel Morrison: gli occhi erano puntati tutti su di lui, il 'bad boy' che i tifosi amano senza un perché e che ieri si è presentato con una prestazione oltre la sufficienza. La sensazione è che il ruolo da trequartista gli stia un po' stretto, le sue qualità indiscutibili le ha fatte notare soprattutto quando scendeva tra Onazi e Cataldi e guardava il campo aperto, spalle alla porta ha trovato qualche difficoltà ma, il suo tocco di palla, le sue movenze ed anche la voglia di dimostrare sono del giocatore vero. È lui la sorpresa della giornata di ieri, il gioiello della Regina chiuso in una teca, ancora opaco ma che lucidandolo, facendolo giocare può iniziare a brillare. Gli serve il ritmo partita, maggiore voglia di lavorare e convincere ancora di più Pioli a schierarlo, poco a poco sempre di più. C'è ancora più di mezza stagione da giocare, tre competizioni da affrontare e a Ravel basterà solo fare ciò che sa.

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