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    Laziomania: Lazio da Champions, ma parla ancora del fallo di Leiva, ti prego

    Laziomania: Lazio da Champions, ma parla ancora del fallo di Leiva, ti prego

    • Luca Capriotti
    Vai, parla ancora del fallo di Leiva, in tv, sui social. Parleranno di un solo episodio, tutti quelli che non sanno apprezzare il calcio, tutti quelli che non sanno nemmeno godersi una partita bellissima. Parleranno di un fallo o meno di Leiva, come noi avremmo potuto parlare dei 3 cm oltre di Lazzari, degli episodi di Napoli, di tutto quello che abbiamo visto. Lo sapete, dopo Napoli io ho parlato di calcio. Anche stavolta lo farò. Non è questo il calcio, queste beghe da moviola lasciatele a quell'ex giocatore del Milan che ora pontifica in tv, che di bellezza del pallone non ha mai saputo molto, questo magnifico sport lo spiega un primo tempo bellissimo, tra due squadre di alto livello. Amo il calcio di Stefano Pioli: rapido, forte, veloce, molto tecnico. Il Milan forse meritava addirittura il pareggio, ma il secondo gol lo fa la Lazio: Lazzari va in fuorigioco per le scarpe forse leggermente più lunghe del dovuto. La ripresa potete se volete focalizzarla su quell'episodio, sulla scelta di Orsato di non dare un fallo visto da vicino, rivisto al rallentatore. Il fallo c'era, ma la Lazio nella ripresa dilaga: il Milan, anche prima del secondo gol, fa meno, copre meno, lascia tantissimi spazi. Lo dice anche Pioli: quel di più che doveva fare il Milan, lo fa la Lazio, benissimo. Aggiungo una cosa che non può dire lui: il Milan è crollato verticalmente nel secondo tempo. Dal punto di vista mentale forse, ma sicuramente da quello fisico. E se non si corre, non è colpa di Orsato. E detto tra noi, chiunque abbia vissuto la Lazio negli ultimi 15 anni sa come vanno le squadre di Pioli. Così. E sa come vanno quelle di Inzaghi. Nella sua tana, in ripartenza, la Lazio non fa prigionieri.

    MONUMENTALI - Difficile trovare i migliori di una partita bellissima: i 3 centrocampisti sono stati colossali. Luis Alberto ha trovato tracce impossibili, Milinkovic-Savic ha ingaggiato un duello maestoso con Kessié (nel finale fa un numero incredibile), Leiva sarà al centro delle polemiche ma è stata diga, compagno, leader, amante della difesa. Dietro bene - finalmente - anche l'ex Reina (molto criticato - forse troppo - dopo l'ultima partita del tutto sbagliata), ma davanti. Davanti Correa fa una partita monumentale, pazzesca, non solo per i due gol, tutti e due bellissimi, ma per il grandioso concerto di strappi, dribbling, fraseggi. Non è calcio, è musica. Al Tucu chiedevamo i gol: ecce Tucu. Al Tucu chiedevamo i numeri: ecce Tucu. Al Tucu chiedevamo di essere decisivo: eccolo, il Tucu. La vittoria è stata netta, schiacciante, perché il Tucu è stato spesso evanescente, io l'ho spesso criticato. Ma ecco la risposta del Tucu. 

    INZAGHI - Un capitolo a parte lo merita il ritorno di Inzaghi: la sua carica, il suo carisma, la sua anima che arriva alla squadra. La sua risposta a Sky è da cineteca: anche io ho notato una certa persistenza su un episodio che il miglior arbitro italiano ha valutato 2 volte. Sicuramente può aver sbagliato, sicuramente è un caso che un'ex bandiera del Milan ha commentato per 20 minuti un episodio soltanto, giudicandolo chiave. Quando, va detto, la Lazio era in vantaggio, aveva già segnato un secondo gol annullato per un millimetro, e aveva le verdi praterie di Dio in cui correre. Però continuiamo di parlare di un solo episodio. Condivido tutto quello che dice Inzaghi, e credo che tutta la Lazio sia anima e corpo solo con i suoi ragazzi. Condivido tutto quello che dice, al ritorno dal Covid, dopo una lunga e sofferta assenza. Io credevo alla Champions dopo la batosta di Napoli, figurarsi dopo questa meravigliosa finale vinta. La Lazio ha gamba, ha tecnica, ha forza, ha un allenatore talentuoso e  un gruppo serio. Ma soprattutto ha un'anima forte. Ma soprattutto rende i suoi tifosi orgogliosi. Lo dico ora: potrà non rinnovare, potrà non portarci in Champions, ma la vittoria di Inzaghi è questa. Ci rende orgogliosi, ancora, ancora, ancora. E, dettaglio non trascurabile. Ci fa veramente godere. E ora, parliamo pure del fallo di Leiva, vi prego.

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