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Laziomania: gli arbitri, gli arbitrati e gli alibi
La Lazio ha perso con il Genoa, ha perso anche con il Cesena ed ha perso anche altre 6 partite in campionato. Sono molte per una squadra che compete per andare in Europa, soprattutto in Champions League. Infatti, dal campionato 2011/2012 fino allo scorso anno, cioè da quando la Serie A qualifica 3 squadre nella massima competizione europea, solo una volta una squadra ha perso più di 8 volte e si è qualificata per i preliminari: l’Udinese in quella stagione (2011/12) perse 10 volte e beffò proprio la Lazio per due punti. L’anno dopo il Milan ebbe 8 passaggi a vuoto, nella scorsa stagione il Napoli perse solo 6 volte ed in questo campionato la terza in classifica - sempre i partenopei - ha ottenuto per ora 4 sconfitte.
Questo è un dato che va analizzato, dire che tutte le sconfitte siano arrivate per colpa di arbitraggi sfavorevoli è una brutta favola da raccontare a chi non vuole prendersi delle responsabilità. Sicuramente la Lazio non è stata fortunata con le “ex" giacchette nere, talvolta distratte in alcune situazioni ma la teoria del complotto non appartiene ai biancocelesti. La Lazio ha un calo e nelle ultime due partite è suonato un campanello d’allarme che non può essere non ascoltato perché il rumore di un fischietto sembra più forte.
Pioli si è lamentato, Lotito pure, i giocatori hanno messo il carico: ok ci sta. Lo hanno fatto Juventus, Roma, Milan, Inter e tante altre squadre di serie A, perché non dovrebbe farlo la Lazio se si sente defraudata? Ma ora che si riparta per la via che porta all’Europa senza dietrologie, senza pianti preventivi e senza cercarsi alibi. Prima del rumore di un fischietto c’è da ascoltare un piccolo campanello d’allarme.