Dalla sfida con il Milan al derby contro la Roma dell'11 novembre, la Lazio ci dirà di che pasta è fatta. Le sette gare di campionato e le quattro di Europa League finora hanno regalato ai tifosi una Lazio sorprendende, che gioca a calcio e che domina l'avversario. Un periodo in cui l'unico rimpianto si chiama Genoa, quella sfida che la Lazio doveva vincere e invece, per sfortuna, non è riuscita a far sua, a differenza di quella con il Napoli in cui i ragazzi di Petkovic erano assenti ingiustificati.

Da sabato 20 alla stracittadina la Lazio affornterà Milan, Fiorentina, Torino e Catania in campionato, e il Panathinaikos, ad Atene prima e in casa poi, in Europa. Il tour de force si concluderà con la partita delle partite, il derby della Capitale, che non ha certo bisogno di presentazioni. Se il Milan non è al meglio, la Fiorentina è la squadra che insieme proprio ai biancocelesti sta sorprendendo tutti: un gioco eccezionale, uno Jovetic che fa la differenza e la mano di Montella che si vede ogni domenica sempre di più.

Quelle contro Torino e Catania sono due sfide da non prendere sottogamba perché anch'esse giocano un buon calcio, e del resto la classifica parla chiaro: il Toro è sopra al Milan di un punto, e gli etnei addirittura a ridosso delle grandi con 11. Qualcosa vorrà pur dire. La Lazio non dovrà perdere la concentrazione e continuare sulla strada indicata da Petkovic. La strada è lunga, però, e come dice il mister: 'La partita più importante è sempre la prossima'. Meglio vivere alla giornata, senza troppi programmi.