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    Laziomania: cosa dobbiamo aspettarci dal calciomercato invernale della Lazio

    Laziomania: cosa dobbiamo aspettarci dal calciomercato invernale della Lazio

    • Luca Capriotti
    Risposta breve: la storia dice niente. E l'articolo già potrebbe terminare qui. Solo che, non so se ve ne siete resi conto, negli ultimi tempi le cose a Formello sono cambiate, o stanno cambiando molto. Per uno come Lotito, che di solito in passato vedeva il cambiamento come un possibile pericolo, si tratta di una specie di rivoluzione. La media company, rendiamoci conto. Rao, un nuovo modo di fare ufficio stampa. A partire dall'arrivo di Sarri le cose hanno preso una piega strana. Questo tecnico toscano serio, burbero, appassionato, in qualche modo ha cambiato Claudio? Difficile dirlo, di certo i piccoli cambiamenti avvenuti negli ultimi tempi fanno pensare che, al netto di un momento storico non particolarmente facile, non è detto che tutto rimanga fermo. 

    IL MOMENTO - Una cosa la voglio dire: chiunque ora lavori con aziende sa che, in questo preciso momento storico, dopo un anno complesso, si sta cercando di capire come andrà il 2023. La guerra inciderà ancora? Le spese saranno folli e costringeranno ad un impiego conservativo del budget? Tutti dilemmi che dovrebbero interessare anche le società di calcio. Il condizionale è d'obbligo: abbiamo capito che le squadre di Serie A, per molta parte, hanno in passato deciso di applicare in maniera "sportiva" alcune norme, a sentire la Procura. Quasi che non si tratti di aziende, ma di qualcosa di artificiale, una specie di Frankenstein finanziario. Per questo motivo anche il gennaio 2023 rischia di essere il primo segnale di come si muoverà il calcio italiano dopo il ciclone che ha colpito la Juventus (e rischia di colpire le sue partner storiche sul mercato). La Lazio come si muoverà? Sappiamo come la pensa Lotito sul calcio, sulla gestione della sua squadra. Non farà il passo più lungo della gamba, potete scommetterci. 

    CALCIOMERCATO  LAZIO - Chiaramente questo calciomercato ha una necessità impellente: regalare a Sarri un terzino sinistro. Non è un optional, sarebbe un dovere: la squadra fino ad ora, rispetto all'anno scorso, ha messo giù un'ottima stagione. L'Europa League è andata male, ma i ragazzi di Sarri in campionato hanno fatto il loro, rimanendo in alto in questa specie di Apertura. La Clausura, però, sarà del tutto diversa. Si tratta di una roba che non abbiamo mai affrontato. Se ci pensate, solo dopo il lockdown Covid di recente il campionato ha vissuto uno stop così lungo. E, giova ricordarlo, per la Lazio quello fu un periodo orrido, con la squadra mai veramente rientrata in campo, che, dallo giocarsi lo Scudetto, è calata poi drasticamente. Questo lo dico a futura memoria: gli stop così lunghi cambiano drasticamente la stagione. 

    CAMBIAMENTI - Per questo motivo, non è detto che il terzino sinistro rimediato che abbiamo messo in campo fino ad ora, di solito un destro passato all'altra corsia, che fino ad ora ha funzionato in maniera decente-ottima-pazzesca sia in grado di replicare fino a fine anno. Non si tratta di tirarsela, ma di guardare in faccia la realtà: con un destro a sinistra stiamo complicando l'uscita palla, il giro palla durante il pressing avversario, in generale l'intero andamento della squadra. Stiamo mettendo un piccolo rallentamento in un meccanismo studiato nei minimi dettagli. Dall'altra parte, trovare un terzino che sia realmente utile, sin da subito, vuol dire spendere, e forse non poco. Vuol dire investire, vuol dire muovere qualcuno in uscita, in un mercato che si presuppone stagnante. Le difficoltà saranno moltissime. Le complicazioni innumerevoli. La possibilità di ritrovarsi impantanati e senza terzino, e senza punta, elevatissime. Ma c'è sempre una domanda, che deve accoglierci e guidarci: quanto reale supporto si vuole dare a Sarri? Da questo gennaio dipenderà molto. Anche la risposta a questa domanda. 

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