Redazione Calciomercato
Laziomania: chi può fermare la banda di Baroni? Vincere l'Europa League non è utopia
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Un’altra pagina di storia. Una nuova vittoria inaspettata, che poi ora tanto inaspettata non lo è più. Un altro capitolo di una favola che Marco Baroni sta scrivendo insieme ai suoi ragazzi. Partita dopo partita, la Lazio guidata dal tecnico toscano continua ad incantare e sorprendere. E ora risultato naturale chiedersi: chi può davvero fermare i biancocelesti in questa Europa League?
Alla "Johan Cruyff Arena" arriva il successo numero cinque in sei partite della fase campionato di Europa League. Una vittoria storica per la formazione capitolina, che diventa la settima a battere a domicilio l’Ajax, in uno stadio e contro un club ricchi di storia. Tre punti con cui Zaccagni e compagni ipotecano la qualificazione diretta agli ottavi di finale. La Lazio resta in testa, in coabitazione con l’Athletic Bilbao, e, grazie alle reti Tchaouna, Dele-Bashiru e Pedro, trova un successo pesante per la classifica, per il prestigio e per come è arrivata. Una vittoria dal peso specifico enorme, non solo per i tre punti conquistati, ma per il prestigio della sfida e per come i biancocelesti hanno saputo affrontare una partita difficile con carattere e determinazione, dimostrando una profondità di rosa che ha fatto la differenza.
Il risultato ottenuto ad Amsterdam non è frutto del caso, ma di una crescita continua e di una mentalità forgiata da Marco Baroni, che fin dall'inizio della sua avventura sulla panchina laziale ha lavorato per plasmare una squadra in grado di confrontarsi con le big. “Il primo confronto lo dobbiamo fare con noi stessi, io dico a loro che queste gare alzano il nostro livello ma la sfida è con noi stessi, dimostrare di essere a livello di chi è più in alto in classifica”, aveva dichiarato Baroni dopo la vittoria contro il Napoli. Parole che riflettono la filosofia con cui questa Lazio sta affrontando la stagione. Il messaggio e l’obiettivo che il tecnico sta trasferendo ai suoi è quello di alzare sempre più l’asticella. Gara dopo gara, avversario dopo avversario. Superando un’insidia dopo l’altra.
Vincere ad Amsterdam significa non solo consolidare il primo posto nel girone di Europa League, ma anche dimostrare di poter competere su più fronti con autorità e fiducia nei propri mezzi. Il match contro l'Ajax ha offerto un ulteriore esempio della solidità mentale della squadra. Dopo un primo tempo chiuso in vantaggio grazie alla rete di Tchaouna, l’inizio della ripresa ha visto il pareggio dei padroni di casa con Traoré. In un contesto difficile come quello della Johan Cruyff Arena, sarebbe stato facile crollare o perdere l’ordine tattico, ma la Lazio ha risposto con una reazione di forza e carattere. Dele-Bashiru ha riportato i biancocelesti avanti dopo una giocata di grande personalità di Zaccagni, entrato in avvio di ripresa, mentre Pedro ha messo il sigillo finale con una prodezza che è valsa il gol del 3-1, confermando la capacità della squadra di sfruttare ogni risorsa disponibile.
Il direttore sportivo Angelo Fabiani ha costruito una rosa lunga e competitiva, capace di offrire alternative valide in ogni ruolo. Non è un caso che contro l’Ajax siano stati decisivi giocatori come Tchaouna e Dele-Bashiru, che solitamente partono dietro nelle gerarchie, ma che si sono fatti trovare pronti quando chiamati in causa. Stesso discorso che vale per i vari Mandas, Gigot e Pellegrini. Baroni stesso aveva chiarito questo punto: “Quando dico che non voglio parlare di riserve è perché io li vedo tutta la settimana e tutti lavorano nella stessa direzione”. Una filosofia che si traduce in una squadra coesa e pronta a dare il massimo indipendentemente dai nomi in campo.
In questa stagione, la Lazio ha già dimostrato la sua forza in più occasioni. Dopo aver battuto il Napoli sia in Coppa Italia che in Serie A, il successo contro l’Ajax conferma una continuità di prestazioni che legittima le ambizioni europee dei biancocelesti. Questa squadra non si accontenta di partecipare: vuole vincere, vuole sfidare le migliori e sta dimostrando di poterlo fare. In vetta all’Europa League, a soli tre punti dalla vetta in Serie A e ai quarti di finale di Coppa Italia, la domanda ora è lecita: chi può fermare questa Lazio? La super sfida di lunedì contro l’Inter del grande ex Simone Inzaghi rappresenta il miglior banco di prova per Baroni e i suoi.
Il sogno di vincere l’Europa League non può essere considerato un'utopia. Guardando alla competizione, forse solo squadre come Tottenham e Manchester United possono vantare una superiorità tecnica, almeno sulla carta, ma il calcio si gioca sul campo, e la Lazio ha dimostrato di poter competere ad armi pari. I biancocelesti sono davanti ad altre 35 squadre in Europa e stanno costruendo una stagione che potrebbe essere ricordata come una delle più gloriose degli ultimi anni. La fiducia cresce, la squadra matura e i tifosi sognano: la Lazio c’è e vuole restare ai vertici.
Alla "Johan Cruyff Arena" arriva il successo numero cinque in sei partite della fase campionato di Europa League. Una vittoria storica per la formazione capitolina, che diventa la settima a battere a domicilio l’Ajax, in uno stadio e contro un club ricchi di storia. Tre punti con cui Zaccagni e compagni ipotecano la qualificazione diretta agli ottavi di finale. La Lazio resta in testa, in coabitazione con l’Athletic Bilbao, e, grazie alle reti Tchaouna, Dele-Bashiru e Pedro, trova un successo pesante per la classifica, per il prestigio e per come è arrivata. Una vittoria dal peso specifico enorme, non solo per i tre punti conquistati, ma per il prestigio della sfida e per come i biancocelesti hanno saputo affrontare una partita difficile con carattere e determinazione, dimostrando una profondità di rosa che ha fatto la differenza.
Il risultato ottenuto ad Amsterdam non è frutto del caso, ma di una crescita continua e di una mentalità forgiata da Marco Baroni, che fin dall'inizio della sua avventura sulla panchina laziale ha lavorato per plasmare una squadra in grado di confrontarsi con le big. “Il primo confronto lo dobbiamo fare con noi stessi, io dico a loro che queste gare alzano il nostro livello ma la sfida è con noi stessi, dimostrare di essere a livello di chi è più in alto in classifica”, aveva dichiarato Baroni dopo la vittoria contro il Napoli. Parole che riflettono la filosofia con cui questa Lazio sta affrontando la stagione. Il messaggio e l’obiettivo che il tecnico sta trasferendo ai suoi è quello di alzare sempre più l’asticella. Gara dopo gara, avversario dopo avversario. Superando un’insidia dopo l’altra.
Vincere ad Amsterdam significa non solo consolidare il primo posto nel girone di Europa League, ma anche dimostrare di poter competere su più fronti con autorità e fiducia nei propri mezzi. Il match contro l'Ajax ha offerto un ulteriore esempio della solidità mentale della squadra. Dopo un primo tempo chiuso in vantaggio grazie alla rete di Tchaouna, l’inizio della ripresa ha visto il pareggio dei padroni di casa con Traoré. In un contesto difficile come quello della Johan Cruyff Arena, sarebbe stato facile crollare o perdere l’ordine tattico, ma la Lazio ha risposto con una reazione di forza e carattere. Dele-Bashiru ha riportato i biancocelesti avanti dopo una giocata di grande personalità di Zaccagni, entrato in avvio di ripresa, mentre Pedro ha messo il sigillo finale con una prodezza che è valsa il gol del 3-1, confermando la capacità della squadra di sfruttare ogni risorsa disponibile.
Il direttore sportivo Angelo Fabiani ha costruito una rosa lunga e competitiva, capace di offrire alternative valide in ogni ruolo. Non è un caso che contro l’Ajax siano stati decisivi giocatori come Tchaouna e Dele-Bashiru, che solitamente partono dietro nelle gerarchie, ma che si sono fatti trovare pronti quando chiamati in causa. Stesso discorso che vale per i vari Mandas, Gigot e Pellegrini. Baroni stesso aveva chiarito questo punto: “Quando dico che non voglio parlare di riserve è perché io li vedo tutta la settimana e tutti lavorano nella stessa direzione”. Una filosofia che si traduce in una squadra coesa e pronta a dare il massimo indipendentemente dai nomi in campo.
In questa stagione, la Lazio ha già dimostrato la sua forza in più occasioni. Dopo aver battuto il Napoli sia in Coppa Italia che in Serie A, il successo contro l’Ajax conferma una continuità di prestazioni che legittima le ambizioni europee dei biancocelesti. Questa squadra non si accontenta di partecipare: vuole vincere, vuole sfidare le migliori e sta dimostrando di poterlo fare. In vetta all’Europa League, a soli tre punti dalla vetta in Serie A e ai quarti di finale di Coppa Italia, la domanda ora è lecita: chi può fermare questa Lazio? La super sfida di lunedì contro l’Inter del grande ex Simone Inzaghi rappresenta il miglior banco di prova per Baroni e i suoi.
Il sogno di vincere l’Europa League non può essere considerato un'utopia. Guardando alla competizione, forse solo squadre come Tottenham e Manchester United possono vantare una superiorità tecnica, almeno sulla carta, ma il calcio si gioca sul campo, e la Lazio ha dimostrato di poter competere ad armi pari. I biancocelesti sono davanti ad altre 35 squadre in Europa e stanno costruendo una stagione che potrebbe essere ricordata come una delle più gloriose degli ultimi anni. La fiducia cresce, la squadra matura e i tifosi sognano: la Lazio c’è e vuole restare ai vertici.
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@lauirr-cuti-cm91-cm51 - D'accordo con tutti voi, il Taty si sente un veterano e pretende sempre...