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Laziomania: che assist di Marusic per Inzaghi, ma Sarri continua a farli giocare!
MARUSIC ANCORA IN CAMPO - Un metaverso di auto-distruzione, la connessione novella tra Instagram e Threads riproposta in chiave fratricida. La Lazio perde perché fa quello che ha fatto per quasi tutta questa stagione in campionato: un mix letale di gioco improduttivo e sterile, una qualche pulsione negativa diretta contro se stessa, giocatori impresentabili ma comunque presentati da Sarri. Menzione speciale in questa categoria per l’intero attacco: Sarri ci riprova, ancora col magico trio che tanta pietà ha riscosso quest’anno. E non fanno eccezione: Immobile si danna (Zaccagni le prende e basta, Felipe Anderson manco quello, finisce la partita senza nemmeno aver avuto uno straccio di sussulto vitale) ma a conti fatti ha un paio di situazioni veramente buone, e non ci arriva o ci arriva malissimo. L’altra palla-gol maxima ce l’ha Rovella, che sparacchia piano su Sommer dopo uno slalom folle, ma ok. Per il resto, dall’esterno arriva poco o niente se non crossacci, registriamo un buon Guendouzi e qui passiamo all’altro che, ad oggi, risulta veramente folle vedere in un big match. Il buon Kamada, ancora lui.
KAMADA NON DOVEVA GIOCARE - Contro Inzaghi, Sarri gli nega di vedere in campo un suo fedelissimo, Luis Alberto. Qualcuno potrebbe dire che le scintille di Madrid con alcuni senatori potrebbero aver inciso. Lo spagnolo si guarda più di mezza partita in panca, e si gode l’effervescente Kamada che qualcosina lo combina pure, ma nelle uniche due possibilità che ha di tirare lo fa talmente male che sembra aver dimenticato i fondamentali in Germania. Peccato, perché per l’ennesima volta ci si chiede se sia lo stesso giocatore, se sia il raro frutto di uno scambio di persona, o se semplicemente non si ambienterà mai, e stiamo provando ad innaffiare i classici fichi secchi.
FACCIAMO UN FAVORE AD IMMOBILE - C’è questo detto, fare le nozze coi fichi secchi. Cioè in effetti provare a costruire qualcosa di bello con cose di poco valore. L’impressione è che Sarri stia provando ad innaffiare dei sassi piantati nel terreno, sperando che rifioriscano come l’anno prima, quando miracolosamente erano diventati rigogliosi. Innaffiare Kamada, Immobile, Zaccagni, Felipe Anderson, Marusic, ma vi ci metto pure Lazzari in mezzo, che alla sua veneranda età ancora non ha capito che tanti si possono mandare a quel paese, ma non l’arbitro in faccia, è uno spreco di tempo. E Sarri dovrebbe accorgersene.
NEL COMPLESSO - Senza farsi obnubilare dalle prove dei singoli in questa parte di stagione, la partita contro l’Inter per larghi tratti è buona. Dobbiamo dircelo, non dà l’impressione di poter segnare, ma comunque ci prova, è vitale, è frizzante, fa un buon primo tempo e l’Inter è forte, veramente una squadra di livello alto, e sta bene. Questi sono fatti. Va pure detto che passarla al loro attaccante migliore è tipicamente un ottimo modo per farsi del male da soli. Dopo il piedino molle contro l’Atletico, Marusic ci regala e regala ad Inzaghi questo assist nella corsa Scudetto. Meriterebbe un bel panettone, dal suo ex mister.
COSA BISOGNA FARE ORA - Ora la tifoseria biancoceleste, proprio quell’ambiente dalle alte aspettative, a quanto pare, dovrebbe di nuovo provare a resettare, spingere questa squadra, provare a trascinarla fuori da questo vortice di spogliatoio incasinato, questo mister cupo e borbottone. Che ora deve, deve inventarsi qualcosa. Finalmente Sarri ha perfino provato le due punte, Castellanos e Immobile. Per tentarle tutte, pure questa può essere una strada: ad oggi, la Lazio è sterile e spuntata, bisogna inventarsi qualcosa. Ci sono alcuni tifosi, ed è una frangia che sta crescendo scempio dopo scempio, che chiedono l’esonero del mister. Lo chiederò, lo dico ora, quando vedrò che non le tenta tutte, e continua ad insistere con questi. Come chiederò conto alla società, se a gennaio non supporta questo progetto veramente, seriamente, anche con tagli importanti se serve. E serve, certo che serve.