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Lazio-Inter, le pagelle di CM: Lautaro di rapina, Barella 7 polmoni. Immobile invisibile, Luis Alberto indisponente
Provedel 6: incolpevole sui gol. Tempestivo nelle uscite basse sugli attacchi in profondità degli avversari. Nel recupero evita lo 0-3 con una gran parata su Arnautovic.
Marusic 4: imperdonabile superficialità sul retropassaggio sbagliato che regala il vantaggio all’Inter.
Gila 6: disinnesca Thuram nell’1vs1 e fa buona guardia anche nel gioco aereo.
Casale 5,5: lavora bene sugli anticipi, ma è in ritardo su Thuram in occasione del secondo gol interista.
Lazzari 5,5: vince il duello a colpi di turbo con Dimarco in entrambe le fasi di gioco, ma il vaffa all’arbitro nel finale, che gli costa il rosso, era evitabile.
Guendouzi 6: non cede un millimetro in fase di contenimento sugli inserimenti dei centrocampisti dell’Inter. Davanti alcuni suoi suggerimenti avrebbero meritato maggior fortuna.
Rovella 6: volteggia tra le linee del pressing nerazzurro giocando sempre a testa alta. Buono anche il lavoro in interdizione. Peccato per il gol mangiato a inizio ripresa. (dal 28’ s.t. Cataldi 5,5: entra a risultato già compromesso e può fare poco)
Kamada 6: propositivo tra le linee e dinamico nella gestione del pallone. Manca però la giocata decisiva nelle zone calde del campo. (dal 20’ s.t. Luis Alberto 5: è entrato in campo con l’atteggiamento di chi sta facendo una cortesia a qualcuno controvoglia)
Zaccagni 6,5: fa l’elastico su tutta la fascia per aiutare a sviluppare la manovra in verticale. Anche quando si accentra trova sempre il modo di rendersi pericoloso. (dal 28’ s.t. Pedro 5,5: ha poche opportunità per incidere)
Immobile 5: ha due buone occasioni nel primo tempo, ma non le sfrutta. Nel secondo tempo non vede più un pallone.
Felipe Anderson 5,5: qualche folata e poco più. Il suo apporto alla manovra offensiva continua ad essere molto al di sotto delle sue potenzialità. (dal 34’ s.t. Castellanos 5,5: prova a dialogare con Immobile nello stretto, ma le opportunità da gol scarseggiano)
All. Sarri 5,5: partita preparata e approcciata bene. Il problema è che poteva durare anche altri 90 minuti, ma la Lazio non avrebbe mai segnato lo stesso. Alla fine Inzaghi ha la meglio grazie a catenaccio, contropiede ed episodi favorevoli. Insistere nello schierare un giocatore (Marusic) in evidente difficoltà fisica e mentale da diverse partite è invece una scelta testarda che non paga.
INTER
Sommer 6,5: Uscita felina sui piedi di Immobile. Chiude la saracinesca sul tentativo di Rovella.
Bisseck 6,5: Inzaghi gli da fiducia e lui risponde con una prestazione di grande attenzione. Non ha paura di avanzare palla al piede e quando prende coraggio la squadra inizia anche a lasciarlo in uno contro uno col diretto avversario.
Acerbi 6,5: Fischiato dai suoi ex tifosi a ogni tocco di palla, non si scompone minimante e respinge gli assalti biancocelesti dei primi 30’ di gioco. Sua la deviazione sul tiro di Guendouzi, che pareva bene indirizzato.
Bastoni 6,5: Un po’ timido a inizio gara, non va quasi mai ad accompagnare l’azione. Dietro non concede niente e nella seconda parte di gara inizia anche a partecipare di più alla manovra, con un paio di uscite palla al piede alla Lucio.
Darmian 6: Bada al sodo, aiuta molto Bisseck su Zaccagni.
Barella 7: Corre senza risparmiarsi in ogni zona di campo, il primo pressing è sempre il suo, com’è suo anche l’assist che mette in porta Thuram. Esausto, chiede il cambio.
(Dal 25’ s.t. Frattesi 6: Entra a giochi fatti e svolge il suo compito).
Calhanoglu 5,5: Non vive il suo miglior momento, entra poco nel gioco e sbaglia parecchi palloni non da lui.
(Dal 43’ s.t. Klaassen: s.v.)
Mkhitaryan 6,5: Primi 30’ di grande sofferenza, ma quando la Lazio è costretta a scoprirsi trova spazio e sale in cattedra con le sue giocate. Sul suo mancino la grande occasione per chiudere il match, ma Provedel è bravo a chiudergli lo specchio in uscita.
Dimarco 6: Una discesa alla Marcelo a fine primo tempo fa esaltare i tifosi. Dalla sua parte agisce Felipe Anderson, da sempre una spina nel fianco per i nerazzurri, ma questa volta il brasiliano non fa male e il merito è anche suo.
(Dal 25’ s.t. Carlos Augusto 6: Ha l’enorme qualità di saper entrare immediatamente in partita. L’uscita sul crossatore è sempre impeccabile perché non ha mai paura di accorciare).
Thuram 7,5: Il “panterone tostone”. Su ogni campo con la personalità di sempre e l’Inter si accende ad ogni suo scatto. Riceve da Barella e di sinistro trova il diagonale che vale il raddoppio nerazzurro.
(Dal 32’ s.t. Arnautovic 6: Pochi minuti a disposizione, in cui però riesce almeno a partecipare attivamente).
Lautaro 7: Lì dove domina l’aquila, si veste da predatore avventandosi sul retropassaggio errato di Marusic per poi dribblare Provedel in uscita e depositare in rete.
(Dal 43’ s.t. Asllani: s.v.)
S. Inzaghi 7,5: Rompe anche il tabù Lazio all’Olimpico e si nette a + 4 dalla Juventus. Altra prova di forza della sua Inter.