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    Laziomania: Baroni esalta il gruppo, 3 su 3 in Europa con le seconde linee. Vergogna razzismo, tocca alla UEFA

    Laziomania: Baroni esalta il gruppo, 3 su 3 in Europa con le seconde linee. Vergogna razzismo, tocca alla UEFA

    • Alessandro De Felice
    Il destino toglie, il destino dà. Dopo quella di Torino a Romagnoli, questa volta l’espulsione nella prima parte di gara favorisce la Lazio, che a Enschede approfitta della leggerezza di Unnerstall e gioca quasi l’intero match in superiorità numerica, superando il Twente grazie ai gol di Pedro e Isaksen.

    La Lazio arrembante versione Europa League 2024/25 centra la terza vittoria di fila e resta a punteggio pieno, ma soprattutto tiene la porta inviolata e mette in mostra non solo il talento sconfinato di un eterno Pedro ma anche quello di tanti altri calciatori apparentemente in seconda fila nelle gerarchie di Marco Baroni, ma che si giocano nel migliore dei modi la chance concessa in Olanda.

    Per il tecnico toscano le conferme sull’enorme lavoro che sta svolgendo da inizio luglio arrivano non solo grazie ai risultati sul campo ma anche dalle parole dei suoi calciatori, che confermano tutti di sentirsi protagonisti e parte integrante del progetto. L’ultimo, in ordine di tempo, è Luca Pellegrini, che in Olanda approfitta del turno di riposo concesso a Nuno Tavares e brilla macinando chilometri e palloni (tra cui quello col contagiri per Dia in occasione dell’espulsione di Unnerstall) sulla corsia mancina. “21 titolari? Sicuramente è un grandissimo passo in avanti, il mister è molto intelligente e ha capito come non sia possibile giocare con 11 giocatori e portarli avanti per tutta la stagione”.

    La vittoria in Europa League evidenzia il lavoro straordinario di Baroni, che continua a valorizzare tutta la rosa a sua disposizione. Il clean sheet di Mandas, le prestazioni di Pellegrini e Vecino e il sermpreverde Pedro ne sono la testimonianza più evidente. Il portiere greco si sta ritagliando il suo spazio in campo europeo, sfruttando l’occasione nel migliore dei modi, così come Vecino, che con la sua capacità di equilibrare la squadra riesce a fare da ago della bilancia e garantire un lavoro incredibilmente prezioso al suo allenatore.

    Sul successo sul Twente c’è ancora una volta la firma di Pedro. Dopo il gol al Nizza e quello decisivo contro l’Empoli, lo spagnolo si ripete e dimostra a 37 anni di essere una risorsa incredibile per questa Lazio, che nonostante i 37 anni e i 26 trofei in carriera, tra cui il titolo di campione del mondo con la Spagna nel 2010, continua a dare il suo contributo fondamentale, fungendo non solo da chioccia per i più giovani ma anche da uomo in più quando viene chiamato in causa. 

    La Lazio resta in cima alla classifica di Europa League, un risultato importante che è frutto del lavoro straordinario di Marco Baroni e del coraggio dell’allenatore biancoceleste, che non ha paura di affidarsi ai ‘soliti’ e rischia qualcosina cambiando molto, senza però sconvolgere l’assetto tattico. E i numeri gli danno ragione, con la squadra che non mostra particolari segnali di appannamento e ricognizione ma esprime sin da subito una filosofia offensiva divenuta il marchio di fabbrica dell’ex Empoli.

    Dopo Dinamo Kiev e Nizza, la Lazio centra la terza vittoria di fila e resta in vetta a punteggio pieno, al pari di Tottenham e Anderlecht. La prossima sfida contro il Porto, un avversario tra i più temibili di questa edizione di Europa League, potrà misurare le ambizioni di questa squadra in questa stagione e fissare l’obiettivo da raggiungere. Una gara in cui la spinta dell’Olimpico potrà fare la differenza per spingere i biancocelesti al poker di successi, che vorrebbe dire gettare giù la maschera e passare da outsider a un posto tra le favorite alla vittoria finale.

    La notte di Enschede evidenzia una gestione alquanto scellerata da parte delle autorità olandesi, che costringono i circa 400 tifosi della Lazio a restare negli albergi fino a poche ore dall’inizio della partita, un sequestro sotto mentite spoglie imposto dal sindaco attraverso un’ordinanza per prevenire il rischio di scontri tra le tifoserie, ma soprattutto porta alla luce un comportamento razzista e totalmente sgradevole da parte dei tifosi del Twente, che prendono di mira Tchaouna prima e Dele-Bashiru poi. Una condotta che in passato (e non ultima la sfida contro il Nizza) ha visto la UEFA intervenire sempre e con tempestività per punire i tifosi della Lazio. Ora toccherà al massimo organo calcistico continentale punire adeguatamente i colpevoli e lanciare un segnale importante, per non far sì che il ‘pensar male’ sulle decisioni sui capitolini non si trasformino da accuse al momento infondate alla realtà dei fatti…

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    Pappotar78
    Pappotar78

    Baroni è un ottimo allenatore al quale si è presentata un'ottima opportunità e per ora la sta sfr...

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