Lazio:| Zeman... per dispetto!
Ci sono quattro motivi per i quali molti laziali sognano che quanto riportato ieri da alcuni giornali si avveri, e cioè che il nuovo allenatore biancoceleste possa diventare Zdenek Zeman. Anche se sembra il più importante, il primo di questi motivi - l'inadeguatezza di tutte le altre candidature di cui si parla fino a questo momento - secondo me impallidisce a confronto con gli altri tre. Però merita comunque una succinta ma articolata illustrazione. Zola non va bene perché è un punto interrogativo troppo grosso. Delneri è bollito nel brodo dell'insuccesso. Alla sfinge Donadoni manca quella capacità di comunicare di cui un ambiente come quello della Lazio ha un disperato bisogno. Mazzarri ha tutti i difetti di Reja con l'aggiunta di una presuntuosità e di un'arroganza che a Roma diventerebbero prestissimo la sua pietra tombale. Gasperini è il due di coppe quando briscola è bastoni. E Di Matteo è un catenacciaro come Reja, anche se ha un po' più di culo, per cui tanto sarebbe valso tenersi l'originale.
A parte gli evidenti motivi legati alla qualità del gioco che fa praticare alle sue squadre, alla sua capacità di lanciare i giovani e di promuovere valori positivi, all'orgoglio di cui sa gonfiare il petto dei suoi tifosi anche quando perde, secondo me Zeman sarebbe l'allenatore ideale della Lazio soprattutto per altri tre importantissimi motivi: 1) Il suo ingaggio farebbe morire di rabbia i romanisti; 2) Prendendo lui, Lotito dimostrerebbe ai detrattori che non è vero che non sopporta le rivalità interne; 3) Sedendo sulla panchina biancoceleste non ce lo ritroveremmo di fronte come avversario.