E’ uno dei sogni proibiti della Lazio, per rinforzare la mediana con un elemento che garantisca talento, fosforo e un potenziale importante. Granit Xhaka è entrato nel mirino di Igli Tare da tempi non sospetti, sin dalle magie mostrate con la maglia del Basilea. In estate il Borussia M’Gladbach ha messo mano al portafogli, sborsando oltre 9 milioni di euro per assicurarsi il centrocampista offensivo classe ’92, stella della Nazionale svizzera (di origine kosovara, ndr). I primi sei mesi con la maglia dei Puledri sono stati tutt’altro che positivi. Il tecnico Lucien Favre, suo connazionale che lo aveva espressamente richiesto alla dirigenza, non ha gradito alcuni atteggiamenti del giocatore in campo e fuori. Viene contestata a Xhaka una certa mancanza di disciplina, pretende il posto da titolare senza “sgobbare”. Inoltre non ha nascosto il piacere per alcuni corteggiamenti da parte di altre squadre. Favre vuole inquadrarlo all’interno nel gruppo, ma nel frattempo lo rilega in panchina. Contro il Bayer Leverkusen ha disputato una mezzora di qualità dalla panchina, oggi ha parlato ai taccuini del quotidiano Express.de, spiegando la sua situazione: “E’ una situazione molto difficile per me, che fa male. In questo momento ogni minuto giocato è importante. Nel frattempo devo continuare a lavorare sodo, essere paziente e propositivo, lottando ogni giorno per conquistarmi il posto. C’è pressione intorno a me, ma io sono un essere umano e non un robot, posso sbagliare anch’io. Ho solo 20 anni e non sono perfetto, altrimenti non sarei al Borussia, ma in un top team. Speravo e spero che la gente abbia un po’ più di pazienza con me”. La Lazio lo ha seguito, ha provato ad impostare una trattativa, mai il Borussia non intendeva privarsene a gennaio e comunque si ragionava su cifre spropositate, vista la somma importante sborsata in estate dai tedeschi. Giovedì incrocerà la Lazio, squadra che probabilmente in estate effettuerà un nuovo tentativo per ingaggiarlo: “La Lazio mi vuole? Al momento non sto pensando di lasciare il Borussia”.