Calciomercato.com

  • Getty Images
    Lazio, Tudor: "Kamada è una macchina. Provedel o Mandas? Ecco chi gioca con l'Inter"

    Lazio, Tudor: "Kamada è una macchina. Provedel o Mandas? Ecco chi gioca con l'Inter"

    • Tommaso Fefè
    Alla vigilia di Inter - Lazio, Igor Tudor ha parlato in conferenza stampa a Formello. L'allenatore biancoceleste ha speso parole di apprezzamento per il lavoro del collega nerazzurro. Poi ha dato indicazioni importanti per la formazione di domani:

    GRAN LAVORO DI INZAGHI - "Domani servirà una Lazio perfetta. Andiamo a casa dei più forti d'Italia che giocano un calcio bello, concreto ed efficacie. Sono i migliori in assoluto quest'anno, hanno fatto un gran lavoro di programmazione e crescita. inzaghi è stato bravo a gestire questa crescita. I risultati di questi anni sono tanto merito dell'allenatore. C'è questa moda di definire il calcio a 3 o a 4 più o meno europeo. Lui è la dimostrazione che il modulo e il sistema di gioco non c'entra nulla con lo stile che si svilupa in campo. Definire un calcio europeo non ho mai capito cosa significhi. Conta il modo in cui si approccia. Loro hanno un centrocampo fatto di 3 numeri 10. Hanno sempre scelto giocatori giusti in questa ottica e sono stati bravi a farli giocare bene. Complimenti a loro, ma noi andremo là a fare del nostro meglio. Ci sono 6 punti in palio per stabilire la classifica in Europa. Vediamo a quale competizione parteciperemo la prossima stagione"

    LAVORO - "Le percentuali cambiano sempre. Non c'è mai un aspetto fisso su cui si lavora.Una volta ti accorgi che qualcosa non va e ti concentri su quello, che poi magari migliora me emerge un algtro fattore che non va e allora ti sposti su quello. Il top non c'è mai. Un allenatore ha sempre qualcosa su cui migliorare. Le scelte dei giocatori e delle loro caratteristiche sono importanti. Il calcio ottimo che si è fatto qui negli ultimi anni è abbastanza diverso da quello che vedo io. La differenza più grande sono le distanze in campo tra i reparti. Il calcio che intendo io è basato su altro e alcuni giocatori sono pià adatti, altri meno. Ma non vuol dire che non ci si possa adattare ad entrambe le cose. Ci sono queste due gare che ci possono anche dare qualcosa in più in campionato e poi, quando finisce tutto ci metteremo a programmare la prossima stagione, facendo le scelte giuste".

    GIOCATORI - "Luis Alberto domani sarà convocato. Ha fatto una settimana di lavoro normale e ci sarà. Isaksen ha avuto meno minutaggio ultimamente, ma io lo stimo tanto, con doti interessanti, fisiche e mentali. Ha voglia di crescere e imparare e ha prospettiva. Io pero ne possono mettere 11 e ho 5 cambi, devo fare le scelte sempre per il meglio della squadra. Tutti hanno la possibilità di dimostrare, ma giocare meno fa parte di questo sport. Qualcuno scende, qualcuno sale: è il bello e il brutto di questo sport. Per i portieri, domani torna Provedel. Di Mandas siamo contenti e ha fatto molto bene, ma il titolare è Provedel. Domani credo che giocheranno anche Rovella e Pellegrini. Con Kamada parlo poco, ma non perché non parlo giapponese. Semplicemente perché sta facendo tutte le cose giuste e quindi ho poco da dirgli. Lui è una macchina, in senso positivo, quando lavora. Ha un cervello pazzesco e può giocare tutti i ruoli lì in mezzo. Per questo che lo stimo molto e per me è stato una bella scoperta in questi due mesi".

    ETICHETTE - "Il campionato è fatto di 38 gare e io lo vedo nella sua globalità. C'è rimpianto per il derby perso, ma poi arrivare un punto sopra o un punto sotto può dipendere da tanti altri fattori e risultati. L'etichette dopo 10 partite mi sembrano eccessive. Abbiamo fatto due buone partite contro la Juventus, poi altre meno bene all'inizio. Abbiamo vinto 3 partite contro le medio-piccole, ma sono state tutte gare abbastanza toste. Le partite si preparano tutte allo stesso modo, senza calcoli, senza etichette o pregiudizzi o calcoli e tabelle. Questo è il calcio vissuto. Il calcio di chiacchiere e opinioni è un'altra cosa".

    FISICITA' -"Si parla di gambe, di motore di una squadra, non solo di centimetri e fisicità. In Premier sembra che vadano più veloce degli altri, perché lavorano di più sulla potenza in accelerazione dei giocatori. E quelli bravi, con queste caratteristiche, costano tanto e vanno tutti lì. Nessuno vuole uno che va a due all'ora. Bisogna essere bravi a trovare questo tipo di calciatori, perché questa è la direzione del calcio"

    CALENDARIO - "Non è normale, l'ho già detto, il modo in cui è stato gestito il calendario. Ma non è una questione di avvantaggiare qualcuno, è proprio un discorso di dover programmare in anticipo le gestioni di queste situazioni, perché non è corretto finire così il campionato".

    Altre Notizie