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    Lazio, tanti uomini a mezzo servizio. E la sosta non aiuta affatto

    Lazio, tanti uomini a mezzo servizio. E la sosta non aiuta affatto

    La Lazio arriva a questa sosta spremuta fino all'osso. Le energie dei biancocelesti si sono esaurite, e il tracollo a Bologna lo ha oltremodo evidenziato, perché Baroni non ha potuto fare molte rotazioni negli ultimi mesi. Al netto delle scelte tecniche sui singoli, delle quali la società chiede comunque conto, il tecnico ha dovuto costantemente fare i conti con continui infortuni e qualche squalifica. E anche ora che i lungodegenti sono rientrati tutti in realtà sono tantissimi i giocatori a mezzo servizio, costretti a stringere i denti per scendere in campo.

    A MEZZO SERVIZIO - Una panoramica la dà Repubblica oggi, analizzando la sconfitta di ieri. Il forfait di Tavares all'ultimo minuto prima della gara del Dall'Ara è solo l'ultimo dei problemi in ordine di tempo. Era rimasto fermo già prima della sfida per l'Udinese. Aveva giocato oltre un'ora contro il Viktoria Plzen giovedì scorso e a Bologna si è dovuto fermare di nuovo. Un po' come successo a Taty Castellanos, rimasto fuori oltre un mese per il problema muscolare accusato contro il Napoli, rientrato per un'ora nel ritorno di Europa League e ieri tornato in panchina per un affaticamento al polpaccio. Anche Rovella e Zaccagni avevano avuto nell'ultima settimana noie fisiche che li aveva costretti a saltare qualche allenamento. Vecino è stato costretto subito agli straordinari dopo essere rimasto fermo ai box per tre mesi. Dele-Bashiru non ha risolto i suoi problemi alla caviglia. Marusic era stremato, ma per sostitire Tavares ha dovuto giocare per forza. "Avevo tanti uomini a rischio infortunio", ha dichiarato Baroni. E la sosta per le nazionali in realtà in questo senso non aiuta affatto.

    NAZIONALI - Rovella e Zaccagni andranno a Coverciano da Spalletti. Tavares, Marusic e Guendouzi risponderanno anche loro alle rispettive chiamate dei ct. In totale Baroni dovrà lavorare con 9 uomini in meno a Formello in queste due settimane. Sperando di non ricevere brutte notizie dalle infermerie delle nazionali, è chiaro che gli allenamenti e gli impegni internazionali incideranno molto sull'accumulo di fatica nelle gambe di chi è già ora in affanno dopo aver giocato già oltre 40 partite da inizio anno.

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