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Lazio, Sarri: 'Nel finale abbiamo pensato a vincere, non a fare altri gol. Ritorno? Ci aspetta l'inferno'
SAGGEZZA TATTICA - "Vittoria così? Non lo so, è stata la vittoria dell'applicazione nella sofferenza. Esci con la soddisfazione di aver vinto contro una delle più forti. Ma il risultato poteva essere più largo. Cosa mi è piaciuto di più? La compattezza della squadra. Lo spirito. Ci siamo mossi tutta la partita con un cervello solo ed è importante. Poi, chiaro: dentro la partita ci sono momenti di sofferenza, lo sapevamo. Ma c'erano anche opportunità e una l'abbiamo presa. Resta un pizzico di rammarico, negli ultimi 15 minuti avevamo in mente di portare a casa la vittoria e non di fare un risultato più ampio".
SQUADRA COMPATTA - "Avete sfruttato questa compattezza? Avevamo deciso di abbassare un po' la linea di pressione e a volte ci hanno abbassato anche oltre ciò che pensavamo. Di non allungare il campo era una scelta concordata sin da prima della partita. Loro attaccano con tanti giocatori e creano difficoltà, ma a palla persa ti possono lasciare qualcosa. Vista la qualità e le caratteristiche, abbiamo deciso di abbassare la linea di pressione".
TUCHEL E LA DIFESA - "Ha vinto molto più di me, sa benissimo ciò che deve fare. Sono una squadra forte, mi hanno impressionato anche un paio di ragazzi. Questo Tel... un parco giocatori impressionante. Prendiamoci la vittoria, con la consapevolezza di andare lì all'inferno".
ULTIMO GOL - Gli viene regalata la cronaca dell'ultimo gol fatto da giocatore: "Sicuramente l'avrò siglato di testa".