E' l'ultimo gradino da salire. Ma non è un gradino, è un gradone. Alla stagione positiva della Lazio manca un ultimo tassello: abbattere il complesso derby. La Lazio ha perso gli ultimi quattro giocati. E, più in generale, ne ha vinti appena quattro degli ultimi 24 affrontati tra campionato e coppa. La striscia negativa cominciò nella stagione successiva alla conquista dello scudetto. Nell'anno del tricolore, dopo aver perso 4-1 all'andata, la Lazio si aggiudicò il derby di ritorno per 2-1. Era il 25 marzo del 2000. Da quel giorno passarono quasi cinque anni prima che i biancocelesti mettessero di nuovo le mani su una stracittadina. Accadde nel giorno che sembrava meno propizio, il 6 gennaio del 2005. Quando una rabberciata Lazio guidata da Papadopulo in panchina e da Di Canio in campo superò la Roma per 3-1. Durante la successiva gestione di Delio Rossi arrivarono altri tre successi (3-0 il 10 dicembre 2006, 3-2 il 19 marzo 2008 e 4-2 l'11 aprile 2009). Ma poi è piombato di nuovo il buio per la Lazio, con le quattro sconfitte rimediate tra andata e ritorno dello scorso campionato, andata di questo e Coppa Italia.

Una striscia negativa che ricorda quella di cui rimase vittima la Roma nella stagione 1997-1998, quando la Lazio vinse quattro derby su quattro (due di campionato e due di Coppa Italia). Serie negative che peraltro non sono record. Perchè in passato sia alla Roma che alla Lazio sono toccate strisce di sconfitte più lunghe. La Lazio, infatti, fu capace di vincere sei derby consecutivi tra il 1950 e il 1953 (quattro in campionato, uno in coppa dell'Amicizia e uno in coppa del Mezzogiorno). La Roma riuscì invece ad aggiudicarsi cinque stracittadine di fila tra il 1958 e il 60. Al tabù Roma della Lazio si aggiunge poi quello di Edy Reja. Il tecnico goriziano ha fin qui perso tutti e tre i derby affrontati. E in carriera non ha mai battuto i giallorossi. Vista così, sembra una montagna quasi impossibile da scalare. Ma questa Lazio ha già dimostrato di essere in grado di sovvertire tutti i pronostici. L'ultimo gradino da salire si chiama derby. Sì, è un gradone, ma la Lazio è convinta di farcela.