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  • Lazio Primavera, che caos! Anche Collarino attacca: 'Italiani discriminati'

    Lazio Primavera, che caos! Anche Collarino attacca: 'Italiani discriminati'

    La Lazio Primavera è una polveriera: domani ci sarà l'esordio in campionato, contro il Perugia, ma l'attenzione è rivolta ai continui attacchi che la società sta subendo dai suoi stessi giocatori. Dopo  le parole su Instagram del difensore Cardelli, che annunciava polemicamente l'addio al club biancoceleste, affermando che:"dopo un crociato rotto non sei sicuro di avere le cure della società perché non hai il contratto, quando non puoi mangiare a Formello nei giorni di doppia seduta perché non hai il contratto, quando non puoi andare in palestra a migliorarti perché non hai il contratto, quando non ti pagano la visita medico agonistica perché non hai il contratto, e ovviamente gli stranieri hanno il contratto e guadagnano anche tanto..", ora tocca all'ex compagno di squadra Collarino a LazioPress: "Cardelli è un bravissimo ragazzo, che arrivava per primo nello spogliatoio per fare esercizi supplementari. Il pensiero da lui espresso è generale, ma la maggior parte dei ragazzi non ha il coraggio di farlo presente. Non dovrebbe esserci un trattamento diverso tra chi ha il contratto da professionista e chi no. Siamo tutti tesserati e la concessione di determinate facoltà fa parte della formazione dell’atleta".

    LE ACCUSE - Collarino, classe '97, giocava da attaccante e nel 2015 portò la Lazio in finale scudetto, assieme al compagno Alessandro Rossi, che ora è capitano della stessa selezione. Le accuse continuano: "Ho fatto 7 anni in biancoceleste. Dai Giovanissimi Regionali al biennio in Primavera, che mi ero conquistato con la mia stagione migliore, quella con gli Allievi Nazionali, iniziata con Inzaghi e finita con Avinco. Il primo anno ho avuto qualche infortunio muscolare e avevo davanti a me giocatori fortissimi, il secondo ero in gran forma, potevo conquistarmi una maglia da titolare, mi sono infortunato al piede in amichevole contro gli Allievi a quattro giorni dall’inizio del campionato. Sono rientrato a novembre, ho giocato qualche partita segnando due gol ma il mio infortunio non è stato gestito benissimo dallo staff tecnico, mettiamola così. A dicembre ho subìto una ricaduta della frattura del quinto metatarso perché sono rientrato quando non ero ancora completamente guarito. Poi il lungo stop e la seconda operazione a marzo, con una riabilitazione conclusa solo qualche settimana fa. Ho ricevuto molte offerte dalla Lega Pro, che ho rifiutato per motivi personali. Adesso aspettiamo il mercato di gennaio, al momento mi prendo un po’ di tempo per me, poi deciderò eventualmente per una nuova squadra. Dopo un anno di infortunio e poche presenze magari sarei stato più contento se mi avessero proposto un anno da fuori quota come è stato fatto per Rokavec ad esempio”. Che, a differenza di Collarino, è straniero.
     

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