La Lazio conta i pezzi e le presenze dei suoi attaccanti, scoprendo che senza Klose si segna poco se non contro le squadre di basso livello, vedi Maribor o Panathinaikos. Con Floccari out e Kozak squalificato, Petkovic può fare affidamento sul solo Klose, che ieri ha giocato 15 minuti ed ha creato più pericoli dell'attaccante ceco, il quale ha palesato forse troppi limiti tecnici (a sua parziale discolpa una squadra che non lo ha supportato a dovere). Sarebbe troppo facile addossare tutte le colpe a Kozak, che il lavoro del tedesco proprio non lo può fare: Petkovic questa volta forse ha sbagliato a non mettergli un uomo vicino che potesse aiutarlo.

Il ceco ha avuto molte possibilità per mettersi in gioco, e non ha fatto male in Europa League, mentre è sempre mancato in campionato. Con 7 presenze è il giocatore offensivo che dopo Klose, in campionato, ha avuto più possibilità di scendere in campo; quattro volte ha giocato Floccari e una sola presenza per Zarate, che a questo punto rimane un mistero irrisolto. I comportamenti dell'argentino forse non sono in linea con quanto si aspetta il club, o i suoi 'cinguettii' non sono sempre troppo apprezzati, ma a livello tecnico il giocatore forse ha ancora qualcosa da dare, eppure di possibilità non ne ha avute. Forse - avverbio da sottolineare - farlo giocare con continuità potrebbe aiutare sia il giocatore che la squadra. In fondo rimane un giocatore della Lazio: perché non provarci?

Cosa gira intorno a questo nome, perché giocatori meno forti tecnicamente riescono a trovare maggiore spazio nella Lazio? Petkovic ha rigenerato Cavanda, ha lanciato Onazi e ha dato spazio a Rozzi in Europa League, ma con Zarate ancora non è riuscito a cavare il ragno dal buco. Le colpe di certo non sono solo del tecnico, dal canto suo Maurito dovrebbe impegnarsi di più, twittare di meno ed allenarsi meglio, ma le sue doti tecniche sono indiscusse e da qui a giugno, visto che il suo agente ha detto che non lascerà la Lazio, qualche opportunità in più dovrebbe essergli data.