Lazio capolista.| Gli ex: 'Sì, puoi sognare'
'Questa Lazio può sognare'. Da capitan Wilson, passando per Pulici fino a Oddi, la convinzione è questa. La Lazio di Reja può ambire a grandi traguardi, sulle tracce di quella truppa di 'matti' che quasi quarant'anni fa, nel 1974, cucì sulle maglie della Lazio il primo scudetto della storia biancoceleste. 'Questa Lazio è cinica così come lo eravamo noi' sottolinea Felice Pulici, portiere di quella squadra: 'È un gruppo che se mantiene questo atteggiamento tecnico-mentale può arrivare lontano. Vedo delle grosse similitudini tra Maestrelli e Reja, anche se Tommaso calcisticamente aveva un passato diverso da quello dell'attuale allenatore: entrambi si sono saputi imporre come figura'. Pulici non lascia limiti alla provvidenza: 'I tifosi possono sognare, perché in questo campionato può accadere di tutto'.
L'allora capitano, Pino Wilson, vede una similitudine in particolare: 'Noi con la cessione di un giocatore, Massa, facemmo la squadra così come oggi ha fatto Lotito con Kolarov. Io all'inizio di questa avventura ho pensato subito alla nostra Lazio, ma allo stesso tempo mi sono reso conto di aver corso troppo'. Anche Wilson vede dei punti di contatto tra i due tecnici: 'Pur avendo età diverse, entrambi sono delle figure carismatiche: Maestrelli per noi era come un fratello maggiore, Reja sta facendo da padre a tutti questi ragazzi'. L'ex capitano vede una squadra rafforzata parecchio rispetto allo scorso anno: 'Basti pensare che mancavano giocatori come Ledesma ed Hernanes e che Dias, Floccari, Biava lo scorso anno arrivarono a gennaio. Questi sono tutti elementi che oggi stanno facendo la differenza. La Lazio è diventato un bel gruppo e questo grazie a Reja'.
Giancarlo Oddi, terzino del primo scudetto, così come Wilson vede una grande unità: 'Questa Lazio è una squadra che sta dimostrando di essere un bel gruppo così com'era il nostro, nonostante quello che dicesse allora la gente. I valori però sono diversi: noi avevamo un bomber come Chinaglia che oggi non c'è'. Resta la convinzione delle potenzialità di una squadra che è la vera sorpresa di questo campionato: 'Per vincere lo scudetto servono tante componenti, ma si può sognare. Bisogna stare attenti solo ad una cosa: a Roma ci vuole poco per distruggere tutto'. Oddi chiude mostrando lo spirito che portò, in quel lontano '74, la Lazio a vincere lo scudetto: 'Noi siamo molto gelosi della nostra squadra: quando fai un'impresa come la nostra, ti rimane così attaccata che è difficile fare dei paragoni. Per certi versi la nostra era una squadra unica'.
(Leggo - Edizione Roma)