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  • Laziomania:| Mai primato fu più meritato

    Laziomania:| Mai primato fu più meritato

    • Marco Anselmi

    In questo momento in casa Lazio sembra andare tutto per il verso giusto. La squadra gira, Reja è il padrone incontrastato dello spogliatoio, tutti i giocatori stanno alle sue regole senza opporsi alle scelte e i risultati arrivano. La Lazio, oltre ogni più rosea previsione, è in testa alla classifica della serie A e per giunta da sola. Quattro vittorie contro Bologna, Fiorentina, Chievo e Brescia, un pareggio contro il Milan stellare di Ibra e una sconfitta immeritata contro la Samp. Un bottino che nemmeno il più ottimista dei tifosi avrebbe mai pensato di mettere in cascina, ed un calendario che ora come ora non mette paura ai biancocelesti: Bari in trasferta, Cagliari in casa e Palermo alla Favorita. Tre partite sicuramente non semplici, ma in questo periodo, se la Lazio riesce fare la Lazio, non deve temere nessuno.

    La difesa è diventata un muro vero e proprio, il centrocampo ha degli automatismi che sembrano disegnati su carta, ad Hernanes basta una scintilla e davanti alla porta almeno un gol arriva sempre; non importa da chi, ma quel pallone che lo scorso anno non sarebbe mai entrato, trova sempre o quasi il pertugio per infilarsi nella rete degli avversari. Primi in classifica, e chi l'avrebbe mai detto? Nessuno aveva dubbi sul fatto che la squadra di Ballardini fosse di molto inferiore a quella che ha a disposizione Reja: Dias, Biava, Floccari, Ledesma ed Hernanes di certo fanno la differenza, ma nessuno immaginava quale... I meriti li hanno tutti: il 'manico', cioè il tecnico, sembra avere la bacchetta magica, i giocatori in campo i piedi fatati e i tifosi a bocca aperta si godono il primato.

    E mai primato fu più meritato, perché finora Mauri e compagni hanno dimostrato di essere la squadra più solida dal punto di vista del gioco, della difesa, e soprattutto la squadra che meglio ha sfruttato le proprie doti. L'Inter, il Milan, la Juventus e la Roma hanno probabilmente nei valori dei singoli qualcosa in più, ma Benitez è arrivato tra lo scetticismo delle 'vedove di Mourinho', Allegri sta cercando ancora il bandolo della matassa, Del Neri deve riuscire a far correre una squadra con tanti leader e Ranieri è alle prese con i capricci di personalità che nello spogliatoio contano più delle regole comportamentali affisse sulle mura di Trigoria.

    Ora tutto gira dalla parte dei laziali: arriverà il momento in cui ci sarà una flessione, dal punto di vista del gioco, della forma e dei risultati. Tutti sperano il più tardi possibile, ovviamente, ma sarà in quel momento che Reja e la sua banda dovranno far valere le parole dette in questi giorni e cementare il patto già sancito tra loro. Ora i tifosi della prima squadra della Capitale possono e soprattutto devono godere di questo momento, perché dopo sei anni di sofferenze per i pessimi risultati ottenuti in campionato è arrivato il momento di gioire, e anche se sarà solo per poche settimane sarà divertente farlo. C'è chi guarda dall'alto con stile e con la consapevolezza dei propri mezzi, e chi da sotto è convito che la classifica si sia solo rigirata...

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