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Tare: '15 anni di amore e odio con Lotito alla Lazio, per me Inzaghi ha vinto 2 scudetti'
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LOTITO - "Da Lotito ho imparato tanto; è una persona molto intelligente che sa fare anche calcio, anche se a volte a modo suo. È stata una grande guida. Sono stati 15 anni di amore e odio. Lui conosceva quali erano i miei punti di forza e io ero consapevole che comunque il capo era lui, ma sapeva anche che poteva dire certe cose fino a un certo punto. Così siamo andati avanti. Io avevo pensato di restare per tutta la vita, anche i miei figli sono laziali. Però in questo mondo si cambia in modo molto veloce".
INZAGHI E LO SCUDETTO 2020 – "Simone è un predestinato. Secondo me ha vinto due Scudetti. Uno è quello perso con l'Inter per l'errore di Radu col Bologna. L'altro è quello con la Lazio pre Covid. Eravamo i favoriti, fuori dall’Europa e con Juventus e Inter che giocavano la Champions. Sono sicuro che avremmo almeno lottato fino all’ultimo senza Covid. Eravamo ingiocabili, perché si era creata questa empatia tra tifoseria e squadra che si percepiva.
MERCATO – "Avevo preso Cavani, ma all’ultimo Zamparini non me l’ha voluto dare. E prima che andasse a Palermo avevo preso anche Pastore, quando era ancora all’Huracan, ma ho sbagliato intermediario. Avevamo informazioni errate, feci anche un’offerta. Anche Kim è un altro rimpianto: quando era a Shanghai, avevamo fatto un’offerta, prima che andasse al Fenerbahce. Quest'anno c'è Kamada che mi piace molto, ma per me non gioca nel suo ruolo, in cui aveva fatto bene a Francoforte. Alla Lazio fa la mezzala e ha compiti diversi. È una scelta che deve fare la società e l’allenatore di dare il tempo di ambientamento. Se poi non è possibile, le strade si dividono"..
26 MAGGIO 2013 - "La vittoria più bella di tutte, è fuori classifica. Facemmo la scelta vincente di allontanarci da Roma. Non sentivamo la pressione di quel derby. Il giorno prima che siamo rientrati, abbiamo invece capito che era la partita della storia e si doveva solo vincere. È una partita che non ha prezzo".
IMMOBILE E SARRI – "Per gli altri segnare 7/8 gol in campionato è tanto, per Ciro invece è pochissimo. Non peso che vada criticato, credo invece che debba essere capito. Immobile, quando è in forma, è un giocatore che fa la differenza. Non posso giudicare il suo feeling con Sarri, ma credo che Immobile possa dare ancora tanto. Negli ultimi due anni comunque ha fatto tanti gol. Con Sarri non ho avuto problemi. Ognuno ha un suo modo di vedere la vita, ma abbiamo sempre cercato di andare d’accordo, per dare il nostro contributo per il meglio della società. L’anno scorso, dopo 6 mesi eravamo al secondo/terzo posto e non potevo certo dire che non fosse l’obiettivo principale lottare per la Champions. Ma non volevo andare contro Sarri, era una cosa normale: per me le cose vanno viste sempre in maniera positiva".