Lazio, nuova iniziativa per il sociale: nasce l'area psicologica per il settore giovanile
AVANGUARDIA - La commissione paritetica, con all'interno membri dell'ordine degli psicologi, ha elogiato il progetto della Lazio, considerandolo all'avanguardia nel mondo del calcio. Gli studenti universitari saranno attivi sui campi e relazioneranno i dottori osservando gli allenatori ed i genitori. Al centro del progetto viene posto il benessere dei ragazzi del settore giovanile, sia maschile, sia femminile, della SS Lazio Calcio.
NON VERGOGNARSI - "Gli occhi dei tirocinanti per osservare - ha precisato Cristina Mezzaroma - non per giudicare gli allenatori all'opera. Gli studenti forniranno dei feedback ai due psicologi in modo da capire i comportamenti degli staff, che rappresentano un punto di riferimento quotidiano per i ragazzi. Per quanto riguarda i genitori, spesso hanno difficoltà a riconoscere i propri problemi o quelli dei loro figli, bisogna invece abituarsi a non vergognarsi, ed a percepire gli esperti come fonte di aiuto. Le persone che vanno dallo psicologo non devono pensare di essere considerate deboli, in un mondo nel quale bisogna sempre apparire al top".
PAROLA AGLI ESPERTI - Il dott. Chiavetta ha spiegato le linee guida del progetto: "Dobbiamo focalizzare la nostra attenzione su due termini, che sono autostima e fiducia. Se al ragazzino viene data fiducia, aumenta la sua autostima. Noi psicologi abbiamo come missione quella di trasmettere speranza. Lavoreremo sui pensieri, a volte si compiono errori di pensiero, si creano convinzioni che destabilizzano. Intanto, porteremo avanti la formazione dei tirocinanti per questo progetto. Dobbiamo pensare al benessere dell'atleta, che deve diventare consapevole di sé. Lavoreremo sulla percezione dell'errore, sulla gestione dell'ansia, sulla fiducia, sulla concentrazione, sull'aspetto relazionale, sull'intelligenza emotiva. Il tutto, focalizzando l'attenzione sullo staff tecnico e su quello dirigenziale, due entità tra le quali deve esserci intesa, condivisione". La dott.ssa Palma si occuperà del settore giovanile femminile, con il supporto di cinque dei dieci tirocinanti coinvolti nel progetto. "Dobbiamo puntare l'attenzione sul benessere dell'individuo - ha evidenziato la psicologa - A scuola spesso i ragazzi vivono delle frustrazioni in alcuni casi non vengono riconosciute le capacità del singolo, lo sport deve avere una funzione diversa. II ragazzi del settore giovanile vivono il complesso periodo adolescenziale, nel quale spesso si tiene in grande considerazione il giudizio degli altri; quando, invece, la cosa più importante è la consapevolezza di se stessi. Nello sport i vari singoli finiscono per avere un obiettivo comune, ed entrano in concorrenza tra loro, ma non devono sovrastare l'altro nella logica di una sana competizione".
IL PROGETTO - I tirocinanti avranno modo di compilare schede relative alle competenze degli allenatori; competenze didattiche, educative, relazionali, comunicative ed emozionali. Nel progetto si tratterà anche il tema della violenza sui minori, a tutti i livelli, con corsi di formazione per genitori, staff tecnici, dirigenti, fisioterapisti e ragazzi in linea con le direttive della Figc. Verranno organizzati incontri periodici, ed esiste un vero e proprio sportello di mental trading, e nella scorsa stagione si sono registrate quasi 300 richieste di consulenza. La mente si può allenare, per costruire una mentalità vincente, nello sport e nella vita. Il principio cardine è che bisogna provarci sempre, senza la paura dell'errore.