Laziomania: non tocchiamo il fondo... inglese
Igli Tare è tornato dal Brasile a mani vuote, tutti si aspettavano il lieto fine ed invece a quanto pare una fine ancora non c'è. La Lazio vuole il ragazzo, Felipe Anderson vuole la Lazio, il Santos lo vuole cedere ai biancocelesti ma il fondo inglese blocca tutto.
Il mercato Sudamericano è anche questo, le prestazioni sportive sono della società brasiliana ma a conti fatti la metà del cartellino del giocatore è della Doyen Sport che ha investito, qualche anno fa, sul giovane circa 3,5 milioni e vorrebbe che l'investimento iniziale avesse un risultato migliore rispetto a meno 500 mila euro di guadagno.
Vista dal punto di vista del fondo inglese ci può stare, ma di fatto perché un giocatore dovrebbe avere una società non calcistica e terza che possa decidere se un trasferimento debba andare in porto oppure no?Santos, Lazio e Felipe Anderson, le tre parti che normalmente servirebbero a far andare in porto un affare sono tutte d'accordo e sarebbero pronte a chiudere, invece no, sono invece 'ostaggio' della Doyen Sport che cambia idea ogni ora.
L'affare non è ancora chiuso, Tare si è preso tre giorni di pausa riflessiva anche per vedere quella che sarà la reazione del fondo inglese perché, per quanto possa sembrare strano, sul giocatore al momento non c'è nessuno dopo una stagione valutabile come negativa per il calciatore. In questi giorni Tare dovrà o dare l'ultimatum definitivo oppure fare la fidanzata offesa che non si fa né vedere né sentire mettendosi in attesa e magari facendosi negare per farsi accontentare da un fidanzato con un nome e cognome Doyen Sport.
Una cosa è certa, la Lazio non dovrà farsi prendere dalla gola dal fondo inglese, questo significherebbe scendere a patti con chi in realtà con il calcio a poco a che vedere, la situazione potrebbe sbloccarsi ma probabilmente , anzi sicuramente non dipenderà dalla Lazio a meno che non deciderà di alzare il prezzo, ma sarebbe follia.
