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Lazio, niente trasferta a Marsiglia per i tifosi: 'Ricorrenti violenze e cori fascisti'
Niente trasferta di Europa League a Marsiglia per i sostenitori della Lazio. A decidere l'esclusione dei tifosi italiani dalla partita di giovedì sera (ore 21) è stato il Ministro dell'Interno francese Gerald Darmanin, che ha tenuto in considerazione i gravi precedenti dell'ottobre 2018, quando i rispettivi ultras furono protagonisti di una rissa che registrò diversi feriti da arma da taglio. Per la medesima ragione, le autorità italiane avevano dichiarato off limits anche la partita dell'Olimpico dello scorso 22 ottobre.
Nell'ordinanza del ministero dell'interno di Francia, si fa riferimento al divieto ai tifosi della Lazio di "accedere allo stadio Velodrome di Marsiglia e la circolazione o lo stazionamento negli arrondissements centrali della città, come era stato indicato nei giorni scorsi, ma persino «l'ingresso in Francia dai posti di frontiera stradali, ferroviari, portuali e aeroportuali» da mercoledì 3 a giovedì 4 novembre", in virtù "dei ricorrenti comportamenti violenti tenuti da certi tifosi nei pressi dello stadio e nei centri delle città che ospitano le partite", oltre "alla ripetuta intonazione di canti fascisti e all'esibizione di saluti romani".
Nell'ordinanza del ministero dell'interno di Francia, si fa riferimento al divieto ai tifosi della Lazio di "accedere allo stadio Velodrome di Marsiglia e la circolazione o lo stazionamento negli arrondissements centrali della città, come era stato indicato nei giorni scorsi, ma persino «l'ingresso in Francia dai posti di frontiera stradali, ferroviari, portuali e aeroportuali» da mercoledì 3 a giovedì 4 novembre", in virtù "dei ricorrenti comportamenti violenti tenuti da certi tifosi nei pressi dello stadio e nei centri delle città che ospitano le partite", oltre "alla ripetuta intonazione di canti fascisti e all'esibizione di saluti romani".