Lazio, Mauri il 24 luglio la sentenza
Ora la data è ufficiale: mercoledì 24 luglio alle 10.30 Stefano Mauri dovrà presentarsi davanti alla Commissione disciplinare nazionale per il processo sportivo sullo scandalo del calcioscommesse. Le accuse rivolte dal procuratore federale Stefano Palazzi al capitano biancoceleste sono pesanti: due illeciti sportivi - come spiega Il Tempo- per il presunto coinvolgimento nelle combine di Lazio-Genoa 4-2 e Lecce-Lazio 2-4, ultime giornate della stagione 2010/11.
Le ultime indiscrezioni, però, possono sollevare il morale di Mauri (e dunque quello della Lazio, rinviata a giudizio per responsabilità oggettiva): nei documenti raccolti dall’accusa non dovrebbe esserci alcun nuovo elemento contro Mauri, neppure i presunti contatti telefonici intrattenuti dal capitano biancoceleste con l’ormai famoso «mister x«, personaggio tirato in ballo dallo «zingaro» Gegic e divenuto una figura centrale nell’inchiesta penale avviata a Cremona.
In particolare, Jean-Francois Gillet ha ricevuto 43 mesi di squalifica (Palazzi aveva chiesto 4 anni), ma la Disciplinare ha riconosciuto il solo illecito commesso dall’attuale portiere del Torino nella gara Salernitana-Bari 3-2 del 2009, derubricando invece a «semplice» omessa denuncia il presunto illecito sulla partita Bari-Treviso 0-1 del 2008. La ragione è semplice: la mancanza di prove contro Gillet, per cui «non è dato rinvenire la ragionevole certezza di un coinvolgimento». Una ragionevole certezza che, stando alle prove attuali e alle ultime pronunce dei giudici sportivi, sembra non sussistere neppure per Mauri.