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    Lazio, Lotito senza freni in conferenza stampa: 'La Lazio stasera è stata violentata. È mancato anche il fair play’

    Lazio, Lotito senza freni in conferenza stampa: 'La Lazio stasera è stata violentata. È mancato anche il fair play’

    Lotito è un fiume in piena nel post partita di Lazio - Milan. Dopo aver sparato a zero contro l'intero sistema calcio negli interventi in TV, il presidente biancoceleste si è presentato in conferenza stampa all'Olimpico per rispondere anche ai cronisti presenti. Il numero 1 del club capitolino ha parlato per circa 40 minuti e non ha risparmiato parole forti:

    SISTEMA INAFFIDABILE - "Se il sistema non garantisce l’affidabilità è chiaro che ci si debba muovere in altre sedi. Non facciamo il processo alle intenzioni, facciamo le cose che vanno fatte. Oggi il sistema non è più in grado di sostenere la Lega Serie A. Quando si verificano in modo reiterato alcune situazioni, viene meno il merito sportivo. O il sistema è in grado di correggersi in totale autonomia oppure bisogna rivolgersi a persone terze. A parte i fatti sportivi, penso che la partita l’abbiano vista tutti e tutti sono in grado di fare valutazioni. Per essere considerata tale va messo al primo post il merito, ma quando c’è una situazione ‘storia di una morte annunciata’ il quadro cambia. Non è la prima volta. Non parlo della Lazio, ma del sistema in generale. Il sistema non è in grado di garantire l’affidabilità dello stesso e quando succedono cose del genere, che non ti permettono di raggiungere certi obiettivi, ti rivolgi a una struttura terza. Io se sto qui sto tutelando la squadra. Se fossero venuti gli addetti ai lavori avrebbero avuto un comportamento dialettico diverso. ìì Non entro nel merito delle dietrologie, ma il sistema avrebbe dovuto correggere a monte determinate problematiche. Se non è in grado di essere affidabile e terzo, chi subisce queste violenze si deve rivolgere in altre sedi. Non so cosa possa aver pensato la UEFA vedendo questa partita. Il calcio italiano viene visto un po’ come una situazione particolare nell’ambito del sistema europeo.

    SQUADRA MORTIFICATA - “La squadra è mortificata, ha avuto un trauma di carattere psicologico. La Lazio oggi si è sentita violentata. I giocatori si sono è chiesti cosa cavolo stesse succedendo. Sono comportamenti che andranno analizzati nelle sedi preposte. Oggi non c’è stato neanche fair play. Una roba come oggi determina un vulnus nel sistema stesso. Alla squadra ho detto di pensare alla partita di martedì e che ci sono incidenti di percorso, come quello di oggi, non dettati dalla nostra volontà. Non posso rimproverare nulla alla squadra oggi, perché ci hanno messo sudore cuore e lacrime. Sono usciti mortificati, defraudati e violentanti: questo è il termine esatto. Qualcuno oggi brinda perché ha vinto, auguri ai vincitori”

    LEGA FUORI DALLA FIGC - “Abbiamo fatto una delibera votata all’unanimità con cui abbiamo chiesto di uscire dalla federazione perché non ci sono le condizioni per restare nel sistema. Ad oggi c’è la posizione unanime su quello che è stato deciso di fare, non c’è contentezza all’interno della Lega di Serie A, perché c’è un sistema in cui si mettono i soldi e qualcun altro decide. Se la maggioranza ce l’ha chi non porta i ricavi, il sistema non può essere considerato affidabile. Abbiamo fatto delle scelte per la trasparenza, ma a oggi ancora non è così. Per fare le riforme servono i numeri, ma se tu non puoi mai avere i numeri per farle, che ci stai a fare nel sistema? Come si possono cambiare così le cose? Allora si esce dal sistema, non ce l’ha obbligato nessuno a esserci. In premier danno incarichi a terzi e se non garantisci bene il servizio ti cacciano. Questo è l’aspetto politico, preso in considerazione nell’ultima assemblea. Poi quando il sistema non è più affidabile e non è più credibile, cosa si fa? Si subisce? No ci si rivolge a chi è preposto a far rispettare le leggi, portando situazioni specifiche da far valutare”.

    REITERAZIONE – Se un arbitraggio inficia o meno il risultato va chiesto a chi fa le designazioni. Non è la prima volta che succedono questi episodi, ma non sta a me valutare se sono occasionali o non, volontarie o non. Faccio lo spettatore e prendo atto, se succede in modo reiterato ci si pone l’interrogativo e ci si rivolge a chi di dovere. C’è anche un danno economico in tutto questo, ma quello alla credibilità del sistema è più grave. Sono convinto che nel momento in cui c’è trasparenza nelle sedi istituzionali preposte verranno fuori tante cose. Io lavoro nel sistema, c’è chi lavora fuori dal sistema. I fatti sono sotto gli occhi di tutti, non li commento perché si commentano da soli. Sta di fatto che il sistema perde di credibilità e che chi è preposto alla tutela della stessa dovrebbe proporre rimedi, ma non lo fa. A questo punto inutile subire. Si cerca una soluzione ci si rivolge alle istituzioni per correggere le violazioni di norme”.

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