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Lazio, lo Stadio Flaminio può essere abbattuto: l'ipotesi che fa sperare Lotito
LA VICENDA - La struttura attuale del Flaminio non è più in uso dal 2011 e si trova in un sostanziale stato di fatiscenza. Su di essa pendono tuttavia diversi di vincoli architettonici, che fino ad oggi hanno di fatto bloccato ogni tentativo di intervento per la riqualificazione e l'ammodernamento dell'edificio. La società Lazio è al lavoro da oltre un anno ormai per studiare un possibile piano di intervento che le consentirebbe di presentare un progetto credibile al Comune di Roma. Dal Campidoglio c'è stata, sin dall'inizio dell'attuale consiliatura, una chiara apertura ad accogliere proposte valide, dalla Lazio o da altri enti (Cassa Depositi e Prestiti e la Federazione Italiana Rugby sono parimenti interessati a rilevare lo stadio), per recuperare l'intera area, altrimenti abbandonata a se stessa. Il Consiglio Comunale capitolino ha dichiarato a più riprese l'intenzione comunque di risolvere la questione del Flaminio una volta per tutte. E tra le possibilità ora si aggiunge anche quella della demolizione.
ESIGENZE - Secondo gli ultimi rilevamenti lo stato di degrado strutturale sarebbe infatti ormai in stato avanzato, con il cemento armato che presenta lacerazioni visibili anche ad occhio nudo. Verranno effettuate nuove analisi tecniche a breve e se emergerà che non ci siano a questo punto più possibilità concrete di interventi di recupero anche i vincoli di tutela del patrimonio architettonico potrebbero essere messi in secondo piano. L'abbattimento della struttura attuale favorirebbe di conseguenza la presentazione di un progetto per la realizzazione ex novo di una struttura funzionale alle esigenze di una società di calcio come la Lazio. Lotito ha più volte sottolineato che per i biancocelesti servirebbe una struttura con una capienza di non meno di 50mila posti tutti coperti. In più andrebbero realizzati i parcheggi e, quindi, rimodulata la viabilità circostante. In ogni caso, la strada per dare nuova vita al Flaminio sembra quindi ancora lunga e piena di ostacoli, ma anche di possibili sorprese.