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Lazio-Genoa, le pagelle di CM: Kamada non ingrana, Lazzari non azzecca un cross. Retegui animale d'area
Lazio
Provedel 5,5: imprecisa la sua respinta corta sul gol di Retegui. Si riscatta parzialmente nella ripresa con un paio di interventi che sventano potenziali pericoli.
Lazzari 4: nuova stagione, vecchi limiti: arriva tante volte sul fondo ma non azzecca mai il cross. Impreciso anche in fase difensiva.
Casale 5,5: i due trequartisti del Genoa hanno un altro passo e per questo va in difficoltà. Gli manca ancora qualcosa al livello di condizione atletica.
Romagnoli 5,5: fuori posizione in occasione del gol del Genoa. Si vede che non è ancora al meglio della condizione.
Marusic 5: si addormenta sulla respinta di Provedel, tenendo in gioco Retegui. Assente ingiustificato in fase offensiva (dal 20’s.t. Pellegrini 6: con lui in campo almeno sono cominciati ad arrivare dei cross tesi in area)
Kamada 4,5: sottotono e fuori fase. Nel primo tempo perde tantissimi palloni, da uno dei quali nasce la ripartenza che porta al gol dello 0-1. Deve ancora capire bene come muoversi in questo nuovo contesto di gioco. (dal 20’ s.t. Vecino 6: impatto irruento, ma prova almeno a dare una scossa ad un reparto a tratti soporifero)
Cataldi 5,5: prova a dettare i tempi, ma è troppo compassato e spesso finisce per muoversi fuori tempo, subendo il pressing a metà campo dei genoani. (dal 33’ s.t. Castellanos 5,5: non ha grandi occasioni per rendersi pericoloso)
Luis Alberto 6: a centrocampo è il più propositivo. Prova almeno ad accendere la sterile manovra di squadra con qualche giocata delle sue.
Felipe Anderson 5,5: prova tante accelerazioni, ma non salta quasi mai l’uomo. (dal 20’s.t. Isaksen 5,5:il talento c'è. Deve solo capire al più presto come metterlo al servizio della squadra)
Immobile 5: reclama un rigore inesistente alla mezz’ora. Fino a quel momento era rimasto quasi avulso dal gioco. Fa a sportellate con tutti i difensori, ma finisce spesso per inciampare sul pallone.
Zaccagni 5: si innervosisce per un paio di falli non fischiati dall’arbitro. Non riesce a trovare spazi e tempi giusti per i suoi strappi.
All.: Sarri 5: qualcuno avvisi la Lazio che è iniziato il campionato. Primo tempo impalpabile. Più confusione che idee e occasioni concrete nella ripresa. Anche il passaggio al 4-4-2 non ha dato alcun frutto. Lazio – Genoa: 0-1
Genoa
Martinez 6: nel primo tempo non si sporca neanche i guantoni. Attento nel finale sulle uscite alte.
Sabelli 6: tiene bene Zaccagni lontano dalle zone pericolose. Cala nel finale sul forcing offensivo della Lazio (dal 39’s.t. Martin sv)
Bani 6,5: insieme al compagno di reparto francobolla Immobile senza concedergli nulla.
Dragusin 6,5: granitico in marcatura. Mai fuori posizione. Un muro contro cui sbatte tutto l’attacco della Lazio.
Vasquez 7: sfiora l’eurogoal al 10’. Nei 4 dietro è il migliore: non si fa quasi mai saltare nell’1vs1.
Frendrup 5,5: soffre soprattutto nel primo tempo le accelerazioni di Felipe Anderson e le sovrapposizioni di Lazzari.
Badelj 6,5: buono il lavoro di interdizione: morde i piedi di Luis Alberto e Kamada costringendoli spesso all’errore.
Strootman 6,5: importante il suo lavoro di raddoppio per togliere spazio a tutta la catena di sinistra della Lazio. (dal 24’ s.t. Thorsby 6: prosegue il lavoro di copertura del compagno e con la stessa efficacia)
Malinovskyi 6: si accende solo a tratti. Molto più incisivo quando ripiega a centrocampo per bloccare l’azione di Cataldi. (dal 24’ s.t. Hefti 5,5: si fa vedere poco. Gioca pochissimi palloni)
Gudmundsson 6: spesso si schiaccia troppo su Casale, che nel gioco aereo lo sovrasta. Quando invece riesce a ritagliarsi lo spazio sulla trequarti si rende molto più pericoloso. (dal 93’s.t+3 Jagiello sv)
Retegui 7: col primo pallone buono dopo 3 minuti prende le misure. Col secondo punisce la respinta corta di Provedel. Cinico, come un vero animale d’area di rigore. (dal 24’ s.t. Ekuban 5,5: non riesce a tenere su il pallone per aiutare la squadra ad uscire dal forcing avversario)
All. Gilardino 6,5: la sua squadra si chiude bene in difesa tagliando gli approvvigionamenti a Immobile e colpisce alla prima occasione. Furbizia e concentrazione, le armi su cui il Genoa dovrà costruire la salvezza