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    Milan, Furlani promuove Tony D'Amico: perché il ds dell'Atalanta può balzare in pole position

    Milan, Furlani promuove Tony D'Amico: perché il ds dell'Atalanta può balzare in pole position

    Tony D'Amico è un profilo che piace e non poco al Milan e al suo amministratore delegato Giorgio Furlani che, dopo l'amaro epilogo della trattativa che avrebbe dovuto insignire Fabio Paratici del ruolo di nuovo direttore sportivo (al termine di una serie di incontri che avevano partorito un'intesa di massima sul piano operativo e delle competenze), dall'inizio della prossima settimana avvierà nuovi contatti coi profili che riapriranno il casting in casa rossonera. La preferenza è rivolta chiaramente su dirigenti che abbiano una certa esperienza e conoscenza del calcio italiano e per questo, insieme ad Igli Tare e Giovanni Manna, il direttore sportivo in forza all'Atalanta va tenuto in grande considerazione.

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    45 anni, pescarese di nascita, un passato da calciatore (Cavese, Foggia, Empoli e Lecco le squadre più importanti) prima di iniziare il suo percorso dietro la scrivania tra le fila del Vigor Lamezia, palestra fondamentale per farsi strada in breve tempo ad alto livello. Nel 2016 entra nell'area scouting dell'Hellas Verona, che dopo soli due anni gli affida la direzione sportiva, caratterizzata da tante intuizioni sul mercato (Rrahmani, Amrabat, Kumbulla), scommesse vinte su parecchi calciatori (Simeone, Barak, tra gli altri) e una gestione complessiva molto virtuosa, che ha consentito all'ex presidente Setti di registrare plusvalenze vitali per la continuità del club e la valorizzazione dei propri asset. Qualità ribadite dal 2021 ad oggi all'Atalanta, dove si è trovato a raccogliere un'eredità piuttosto pesante, quella di Giovanni Sartori, uno dei decani nel campo dei direttori sportivi del calcio italiano. Alle qualità professionali innate, Tony D'Amico abbina una personalità e la scelta di un basso profilo comunicativo che al Milan e da Furlani sono apprezzati e graditi.

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    In tutta questa storia resta tuttavia una questione altrettanto importante da sottolineare ed evidenziare e che deve tenere conto degli interessi di un attore non secondario, ossia l'Atalanta. La famiglia Percassi ha fatto e vinto la sua personale scommessa di affidarsi ad giovane direttore sportivo per coadiuvare Gian Piero Gasperini nell'opera di costruzione di una squadra divenuta nel tempo una grande del campionato di Serie A e una realtà pure sulla scena internazionale, come dimostra la conquista dell'Europa League nella passata stagione. Tony D'Amico si è legato all'Atalanta con un contratto in scadenza nel 2027 e, ad oggi, non giungono segnali in merito ad una possibile separazione anticipata. Quel che è certo è che il Milan, alla ricerca di un direttore sportivo da far ripartire da capo, pensa con forza anche a lui per avviare l'ennesima rivoluzione tecnica degli ultimi anni.

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    Utente vxl 737632
    Utente vxl 737632

    Gli atteggiamenti di furlani sono infantili: lui non è in grado di giudicare profili professional...

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