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    Lazio, la porta inviolata resta una chimera quest'anno

    Lazio, la porta inviolata resta una chimera quest'anno

    Zero su otto. Il dato sui clean sheet in Serie A della Lazio sta diventando sempre più inquietante. Come scrive il Messaggero questa mattina negli ultimi 60 anni era successo solo due volte che la squadra biancoceleste non riuscisse a tenere la porta inviolata nemmeno una volta nelle prime otto giiornate di campionato. La prima fu nella stagione 1964-65 (alla fine la Lazio terminò 14a, salvandosi di un punto dalla B), la seconda nel 2021-22, al primo anno di Sarri.

    In stagione l'unico 0 nella casella dei gol subiti è arrivato in Europa League, contro la Dinamo Kiev. Giovedì gli uomini di Baroni proverano a ripetersi contro il Twente, ma in generale il tecnico biancoceleste non ha ancora trovato una soluzione efficace per invertire questo dato. Sul bilancio comunque pesano anche situazioni episodiche particolari che hanno portato gli avversari a bucare la rete con facilità. L'autogol di Gila contro la Juventus è l'ultimo in ordine cronologico. L'inciampo di Provedel contro l'Empoli su una zolla di terra scivolosa, i due rigori contro la Fiorentina e alcuni errori individuali (come il rinvio sbagliato di Rovella alla prima giornata contro il Venezia), hanno inciso parecchio senza che l'allenatore possa incidervi in alcun modo. 

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