Konko, Dias e Radu:| Lazio, tre recuperi?
Scosso com'era, Edy Reja non ci ha minimamente pensato. Avrebbe, e come lui tutti, preferito giocare a Novara senza mezza difesa piuttosto che vedere le immagini della tragedia di Piermario Morosini. Anche perché la Lazio, di lacrime, ne aveva già versate a sufficienza, soltanto qualche ora prima ai funerali di Mirko Fersini. Invece no, un altro dramma, tutti a casa e niente esame di laurea nello stadio intitolato a Silvio Piola. Che strana domenica: il pomeriggio choc di Pescara ancora negli occhi e la fatica di tornare a pensare al campo. Deve farlo Reja, dovrà farlo la Lazio.
Forzato e doveroso, è l'ultimo pit stop della stagione: ultimo cambio gomme, le verifiche al motore in vista degli ultimi giri e tre recuperi, tutti in difesa, Abdoulay Konko, André Dias e Stefan Radu. Sabato non erano a Novara, ma a Fiumicino ai funerali di Fersini - il romeno, unico in tuta, è partito in fretta e furia da Formello dopo aver fatto fisioterapia -: oggi, con il resto della squadra a riposo (si riprende domani pomeriggio), i tre lavoreranno per provare a esserci nella trasferta-bis in Piemonte (se il calendario sarà confermato dal Consiglio di Lega di oggi). Hanno buone chance di esserci, clinicamente sono guariti, ora è tutto nelle mani di Reja. Che non è detto che li rischi tutti e tre: per Radu, alle prese con la solita infiammazione al ginocchio destro, si potrebbe anche attendere la gara del 25 aprile con il Lecce.
Il campo in sintetico (diverso per caratteristiche da quello di Cesena, come ha spiegato lo stesso Reja) non lascia sereno lo staff medico. Scelta pure condivisibile, quella di tenerlo ai box, anche perché in un Gran Premio la strategia di gestione delle soste è fondamentale almeno quanto la guida: la Lazio, con questo calendario diventato ancor più compresso, giocherà cinque partite in 14 giorni, con due turni infrasettimanali e tre trasferte (a Novara, Udine e Bergamo). Partite che, a occhio e croce, qualcosa di importante in palio la mettono. Se per Radu è questione di articolazioni, per Konko e Dias i guai arrivano dai muscoli: flessori per il francese, adduttori per il brasiliano.
La realtà è una: quella che Reja a inizio stagione aveva immaginato come la difesa titolare, in campionato l'ha potuta schierare troppo poco per i suoi gusti. Soltanto in sei occasioni: non che Diakite abbia demeritato, anzi, ma con Konko, Dias, Biava e Radu sono arrivate quattro vittorie, un pareggio e solo una sconfitta, a Parma, quando la partita del brasiliano durò 16 minuti e la Lazio era già stata punita da Mariga e Floccari. Dopo un allenamento, quello di venerdì, in cui il brasiliano 'si è riaggregato ai compagni, svolgendo un lavoro controllato', c'è una settimana intera per rimettersi a correre senza controllo. Finita questa, sarà una volata senza respiro. E Reja ha bisogno di tutti.
(Gazzetta dello Sport - Edizione Roma)