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  • Lazio, l'ultimo saluto a Vincenzo D'Amico. Il funerale a Ponte Milvio

    Lazio, l'ultimo saluto a Vincenzo D'Amico. Il funerale a Ponte Milvio

    • Tommaso Fefè
    In 3000 a Ponte Milvio per l'ultimo saluto a Vincenzo D'Amico. Il funerale dell'ex calciatore della Lazio, scomparso sabato scorso dopo una lunga malattia, si è tenuto alle 10:30 presso la chiesa Gran Madre di Dio a Roma. Già dalla prima mattinata però il piazzale antistante la parrocchia si è riempito di persone (non solo tifosi laziali) accorse per celebrare la memoria del grande campione, idolo dei biancocelesti degli anni '70 e '80.

    Presente alla cerimonia il presidente Lotito e la sua famiglia, insieme a Cataldi e al team manager Manzini in rappresentanza della squadra. "Stiamo parlando di una persona che ha fatto la storia del nostro club", ha dichiarato il patron biancoceleste all'uscita dalla messa. "È stato un punto di riferimento e ho sentito il dovere di essere presente per testimoniare che la nostra storia non viene mai dispersa. Il suo esempio nei comportamenti e nell'attaccamento ai nostri colori rimarrà per il futuro". Lotito ha anche detto  che a suo modo di vedere bandiere come D'Amico sono ancora possibili nel calcio: "Si tratta di impostare un atteggiamento nei confronti dei tesserati diverso da quello che è solo legato alla prestazione sportiva e basato sulla remunerazione. Bisogna entrare nel cuore e nella testa delle persone attraverso i valori dello sport, che prevedono l'attaccamento alla maglia del club per il quale combattono sul campo". Poco dopo il presidente, ha parlato anche Cataldi a margine della cerimonia, ai microfoni dei cronisti presenti: "Oggi è giusto essere qui. La Lazio a volte è una squadra un po' maledetta: se ne vanno tutti un po’ troppo presto. Il ricordo di D'Amico rimarrà con noi per quello che ha fatto per la Lazio e per i tifosi. È tornato in uno dei momenti più difficili e ha rinunciato a tanto per questa maglia. Qualcosa di irripetibile nel calcio di oggi. Credo che molte delle persone che vengono a vedere noi oggi probabilmente si sono innamorate della Lazio grazie a quello che hanno fatto questi grandi personaggi in passato. Lo vedete da questa piazza gremita quanto D'Amico sia stato un grande uomo e un grande laziale. Ho chiesto a Maurizio (Manzini, ndr) com'era Vincenzo e lui mi ha detto che non lo ha mai visto una volta serio!"

    Applausi, cori e tante lacrime all'arrivo della bara. I tifosi hanno esposto diversi striscioni e accompagnato con fumogeni e sventolii di bandiere l'ingresso e l'uscita del feretro.

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