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Lazio, Immobile medita davvero l'addio: la tentazione Arabia a gennaio
E ADESSO? - Il ds Fabiani ha provato a gettare acqua sul fuoco al Corriere dello Sport: "Per quanto ci riguarda Ciro ha un ottimo rapporto con la società, con i compagni, e un rapporto straordinario con l’allenatore. Sotto questo punto di vista non si pone nessuno tipo di problema. Ciro ha fatto un pezzo di storia della Lazio e con lui la società intende scriverne altrettanti. Noi diamo a tutti i giocatori, compreso il capitano, massimo supporto sotto tutti i punti di vista". Ma al di là di queste parole, è chiaro che Re Ciro non fa valere la sua autorità come un tempo, avendo raccolto appena due reti in 9 gare giocate fino a questo momento, l'ultima saltata con Castellanos protagonista con un gol e un assist contro l'Atalanta. Non si sente più coccolato come ai tempi migliori, Immobile, e per questo certi pensieri si fanno spazio.
PER L'ARABIA - L'Al-Shabab, la società che ci ha provato in estate, è pronta a tornare alla carica in inverno, e con essa altre protagoniste del campionato saudita, che vorrebbero riavvicinare Immobile e Milinkovic-Savic, passato all'Al-Hilal. Ecco, l'esborso che sarebbe necessario per mettere a tacere le resistenze del presidente Lotito si aggira intorno a quei 40 milioni abbondanti che è costato il Sergente. Qualche mese fa si andava per i 50, ma le condizioni erano molto diverse. E poi il passaggio del tetto massimo di stranieri tesserabili in Arabia Saudita da 8 a 10 potrebbe spalancare ulteriormente la porta a questo tipo di soluzione sul mercato. Da qui all'apertura della finestra, però, corrono due mesi e mezzo, e nel calcio un lasso di tempo del genere è abbastanza perché tutto possa cambiare, se le parti lo vorranno.