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    Lazio, Immobile medita davvero l'addio: la tentazione Arabia a gennaio

    Lazio, Immobile medita davvero l'addio: la tentazione Arabia a gennaio

    • Redazione CM
    Una frattura netta, quella fra Ciro Immobile e la Lazio. Dopo aver infranto svariati record nei suoi sette anni nella Capitale con la maglia biancoceleste, il bomber campano, diventato ormai capitano, ha detto no all'Arabia Saudita in estate, pronto per un'altra stagione agli ordini di Maurizio Sarri, tra Champions e Nazionale con Euro 2024 sullo sfondo. Ma le cose non sono andate come previsto: "Devo ammettere che dopo un avvio di campionato del genere qualche domanda me la sono fatta. Non tutti hanno apprezzato il gesto: questo mi fa male, anzi vacillare. Il mio pensiero non è più lo stesso di luglio. Per alcuni giorni ho pensato che avrei fatto meglio ad andarmene”, ha detto al Messaggero

    E ADESSO? - Il ds Fabiani ha provato a gettare acqua sul fuoco al Corriere dello Sport: "Per quanto ci riguarda Ciro ha un ottimo rapporto con la società, con i compagni, e un rapporto straordinario con l’allenatore. Sotto questo punto di vista non si pone nessuno tipo di problema. Ciro ha fatto un pezzo di storia della Lazio e con lui la società intende scriverne altrettanti. Noi diamo a tutti i giocatori, compreso il capitano, massimo supporto sotto tutti i punti di vista". Ma al di là di queste parole, è chiaro che Re Ciro non fa valere la sua autorità come un tempo, avendo raccolto appena due reti in 9 gare giocate fino a questo momento, l'ultima saltata con Castellanos protagonista con un gol e un assist contro l'Atalanta. Non si sente più coccolato come ai tempi migliori, Immobile, e per questo certi pensieri si fanno spazio.

    PER L'ARABIA - L'Al-Shabab, la società che ci ha provato in estate, è pronta a tornare alla carica in inverno, e con essa altre protagoniste del campionato saudita, che vorrebbero riavvicinare Immobile e Milinkovic-Savic, passato all'Al-Hilal. Ecco, l'esborso che sarebbe necessario per mettere a tacere le resistenze del presidente Lotito si aggira intorno a quei 40 milioni abbondanti che è costato il Sergente. Qualche mese fa si andava per i 50, ma le condizioni erano molto diverse. E poi il passaggio del tetto massimo di stranieri tesserabili in Arabia Saudita da 8 a 10 potrebbe spalancare ulteriormente la porta a questo tipo di soluzione sul mercato. Da qui all'apertura della finestra, però, corrono due mesi e mezzo, e nel calcio un lasso di tempo del genere è abbastanza perché tutto possa cambiare, se le parti lo vorranno.  

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