Lazio, il piano di Baroni per gestire la rosa: le idee per il turnover
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COPPIE NUOVE IN DIFESA - Già a partire dalla sfida dell'Olimpico con l'Hellas tra 8 giorni potrebbe vedersi in campo il nuovo arrivo Gigot. Le prove tattiche di questi giorni a Formello, al netto delle assenze per i vari impegni internazionali di 8 giocatori della rosa, hanno visto agire spesso insieme il rientrante Gila insieme al nuovo acquisto. Romagnoli e Patric hanno anche approfittato della sosta per svolgere del lavoro defaticante dopo le prime fatiche agostane della stagione. In questi giorni Baroni proverà anche a mischiare fra loro i quattro centrali, ma il gioco delle coppie nel reparto sembra ormai definito. Sugli esterni invece Nuno Tavares difficilmente lascerà il posto da titolare, ma il rientro di Pellegrini consentirà al tecnico di non dover strapazzare troppo Marusic per usarlo come sostituto su entrambi i lati. In questo senso quindi la pausa è arrivata proprio al momento giusto per la Lazio che ha potuto così recuperare gli infortunati e prepararsi al meglio al tour de force.
CASTROVILLI - Discorso aparte lo merita Castrovilli. Fuori dalla lista Uefa, l'idea di Baroni è di impiegarlo come jolly di centrocampo nei vari assetti tattici provati. Sta continuando il lavoro atletico personalizzato e l'ipotesi più probabile è che alal ripresa possa essere già schierato dall'inizio. Fin qui per lui solo tre minuti in campionato, nel finale col Venezia, ma d'ora in avanti in Serie A sarà quasi un titolare inamovibile. Rifiaterà in settimana mentre Vecino, Guendouzi, Dele Bashiru e Rovella si alterneranno tra campionato e coppa senza che nessuno sia costretto agli straordinari. Nelle scelte del tecnico resta al primo posto il criterio della meritocrazia, secondo la logica del "va in campo chi è pronto", perché, come ha detto lui stesso, "Non c'è tempo di aspettare i giocatori". Inevitabile però che i conti verranno fatti prima di ogni gara considerando chi darà le maggiori garanzie di tenuta fisica. Ci sarà quindi una Lazio camaleontica dal punto di vista del modulo non solo in base all'avversaria di turno, ma anche a chi sarà scelto per andare in campo. Col trequartista o senza, con due mediani o col regista centrale, Baroni vuole vedere una squadra che sia pronta sempre ad adattarsi ad ogni situazione.