Lazio, Felipe e Marchetti: l'apparenza inganna
L’apparenza inganna e in vicende delicate può essere pericolosa e controproducente. E quelli che possono sembrare due casi spinosi, in realtà sono situazioni alquanto spiegabili. Almeno per il momento. Nessun giallo, dunque, per Federico Marchetti e Felipe Anderson. Il primo ha mancato il debutto stagionale, ancora fuori all’improvviso, il secondo è stato sostituito all’intervallo da Pioli. Ma questa volta c’è una spiegazione per tutto. Nessun mistero. Certo, il recente passato non aiuta, soprattutto per l’estremo difensore che, per l’ennesima volta, alla vigilia di una partita, la prima stagionale, non è sceso in campo, ma stavolta motivi psicologici o improvvisi blocchi dell’ultimo momento non c’entrano affatto. Anzi, Federico era prontissimo, non vedeva l’ora di giocare, visto che l’ultima partita è datata 30 marzo di quest’anno, ma è stato frenato perché sabato pomeriggio ha sentito una pizzicata al flessore. Lui - come riporta Il Messaggero -si è fermato un istante e ha proseguito, ma alla fine della seduta, una volta negli spogliatoi gli è stato consigliato di sospendere e non rischiare. Ieri ha effettuato un esame alla Paideia che ha confermato un leggero affaticamento al flessore e per Milano recuperare sarà complicato. Le chiacchiere però corrono veloci e pure l’altra sera si è pensato al peggio, ma la bruttissima crisi dell’anno scorso è alle spalle. Cose che possono succedere anche ai campioni, ma sarà lui a fare chiarezza altrimenti ogni volta si porterà dietro il sospetto. Si è trattato di una maledetta coincidenza, ma adesso spetterà al giocatore zittire gli scettici quando rientrerà in campo. Completamente diversa, invece, la storia di Felipe Anderson. In molti pensavano che la sostituzione di Pioli all’intervallo fosse l’ennesima bocciatura, invece era un cambio previsto. Lui e Candreva dovevano fare una staffetta per questioni legate alla condizione ed entrambi lo sapevamo sin dall’inizio, tanto che Pioli ha fatto i complimenti al brasiliano (applaudito pure dai tifosi) per come si era mosso, anche se da lui vorrebbe sicuramente di più.