Jacobelli: domande vietate a Ledesma. La libertà di stampa secondo Lotito
Guardate questo video e capirete molte cose.
Guardate l'espressione sconcertata di Ledesma quando gli viene impedito di rispondere alla più che corretta ed educata domanda del collega di Radio Birikina al quale va tutta la nostra solidarietà, la nostra simpatia, aspettando che l'Ordine dei giornalisti, l'Ussi o chi per essi battano un colpo in sua difesa.
Seguite l'intervento dello zelante membro dell'ufficio stampa della Lazio che, evidentemente agisce in ossequio a ordini superiori, supportato da una signora cui sarebbe interessante chiedere se sappia chi siano Luigi Bigiarelli e Giorgio Vaccaro, oppure se conosca a memoria la formazione biancoceleste campione d'Italia 1974 o la vita di Maestrelli o quanti gol ha segnato Chinaglia o che cosa siano la storia, il prestigio e la tradizione di una fra le più gloriose società del calcio italiano. Che ha 114 anni di vita, che c'è stata prima di Lotito e ci sarà dopo Lotito.
Guardate e capirete perché la resistenza delle migliaia di tifosi della Lazio che si oppongono al Lotito Style sia ammirevole, sacrosanta, legittima.
Capirete come venga concepita la libertà di stampa e d'informazione dal primo grande elettore di Tavecchio in Figc (gli altri sono Carraro, Galliani e Macalli), incaricato di studiare le riforme che devono salvare il sistema e immediatamante titolare di un uffico al quinto piano di Via Allegri, nella stanza dei bottoni Figc. E' auspicabile che Lotito ci spieghi come intenda riportare il pubblico negli stadi, visto che, secondo il Corriere dello Sport-Stadio, al 18 agosto, la Lazio aveva venduto soltanto 5.500 abbonamenti, di cui 2.000 modello Cucciolone (le tessere a prezzo stracciato riservate ai ragazzi nati dopo il 1° gennaio 2000).
Questo è lo stesso signore che, con i suoi tifosi, parla solo a colpi di comunicati sul sito ufficiale della società. Che definisce "infelici" le frasi razziste di Tavecchio, ieri archiviate da Palazzi con una decisione che definire invereconda è un eufemismo.
Lo stesso signore che fa la predica sulla necessità di portare in Italia buoni stranieri e, in dieci anni, malauguratamente per sé, ma, soprattutto per i tifosi della Lazio, fra gli altri ha tesserato questi giocatori che non hanno lasciato un segno indelebile nella storia del club: Oscar Lopez Hernandez, Djibrill Cissè, Robert Braian, Eliseu, Meghni, Stankevicius, Degré, Tare, Garrido; Alfaro; Hitzlsperger; Makinwa; Keller; Kakuta, Saha; Mea Vitali; Seric; Siqueira; Esteban Gonzalez Rojas; Gonzalo Barreto, Anderson, Novaretti.
Guardate questo video e capirete perché, ogni volta, calciomercato.com ripeta: lunga vita ai tifosi della Lazio.
Xavier Jacobelli
Direttore Editoriale www.calciomercato.com