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    Lazio, Fabiani: 'Non pensiamo di aver perso per colpa di Maresca. A volte meglio non commentare gli eventi'

    Lazio, Fabiani: 'Non pensiamo di aver perso per colpa di Maresca. A volte meglio non commentare gli eventi'

    Il direttore sportivo della Lazio, Angelo Fabiani rompe il silenzio stampa. Dopo che ieri la squadra, Sarri e la dirigenza non avevano rilasciato dichiarazioni nel post partita di Lazio - Bologna, oggi il ds biancoceleste è intervenuto in onda sulle frequenze dell'emittente romana Radiosei.

    COLPE - "Devo fare una premessa importante: al netto di quello che tutti hanno visto, noi non pensiamo di aver perso ieri per colpa dell’arbitro. Al netto delle sue decisioni negative, è innegabile che abbiamo preso due gol evitabili. Bisogna lavorare su questi errori, il primo gol è stato regalato, il secondo anche, e abbiamo perso una gara che nel primo tempo dovevamo vincere con scarto. Poi certo, gli episodi condizionano la gara".

    PROTESTE E SILENZIO - "Ieri sono sceso in campo, cosa che non stando in distinta non potevo fare, e ho detto all'arbitro che ci stiamo giocando un campionato e ci sono situazioni che ci penalizzano oltremodo. Ad esempio l’entrata a martello su Patric, che poi è dovuto uscire. Ma non solo quello. Non commentare la partita è stata comunque una decisione mia. Conosco le dinamiche di questo mondo e la mia paura era che se fossimo andati a parlare, il tiro si sarebbe spostato sulla classe arbitrale. Io devo preservare ai miei uomini ed evitare di mettere benzina sul fuoco. Giovedì andiamo a Torino e la cosa migliore secondo me è non commentare l’evento. La partita però è stata allucinante. C’è stato un calo, dopo una notte bellissima in Champions, ma ci sono stati anche degli errori, oltre che degli infortuni. La società in ogni caso non è assente. Un grande dirigente una volta mi disse che i silenzi fanno più male di tante parole. Chi è preposto a vedere certe situazioni avrà visto, noi faremo domani o dopodomani la conferenza e poi andiamo avanti. Non voglio dare alibi a nessuno".

    METTERCI LA FACCIA - "Ieri Provedel ha fatto un errore, ma il nostro portierone aveva salvato la squadra tante altre volte in passato, serve onestà intellettuale anche se dobbiamo fare autocritica. Mi auguro ora che l’esito degli esami di Patric sia positivo. Quell’entrata sciagurata è tra gli episodi che non sono stati sanzionatai. C’era un rosso a Fabbian su pestone a Immobile, ma non mi aggrappo a questo. Mi prendo le mie responsabilità e intervengo qui in radio. Chi non ci mette la faccia è un villano e io non voglio dare alibi a dirigenti o calciatori. Ognuno deve metterci la faccia per quello che è chiamato a fare. Io ho inteso per la seconda volta quest'anno di non commentare la partita per non peggiorare l’andamento della situazione. Mi è pesato molto perché ho profondo rispetto dei giornalisti, ma vorrei far capire a tutti che a volte è meglio non commentare un evento per non aggiungere al danno anche la beffa. Io non potevo andare sul terreno di gioco, Bianchi prenderà qualche giornata di squalifica, abbiamo notato qualcosa che non ci è piaciuto. Il calcio non è una scienza esatta, dobbiamo studiare gli errori che commettiamo, guardate il Napoli che sta vivendo una stagione stranissima dopo aver vinto lo scudetto. La nostra stagione è iniziata male, ma dobbiamo cercare di non farla finire peggio".

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