Calciomercato.com

  • Lazio, Fabiani: "Indice di liquidità? Non è un problema, ma non facciamo mercato per seguire le mode"

    Lazio, Fabiani: "Indice di liquidità? Non è un problema, ma non facciamo mercato per seguire le mode"

    • Tommaso Fefè
    Lungo intervento del ds della Lazio Fabiani ai microfoni dei media ufficiali biancocelesti. Mercato, infortuni, risultati e il caso del falconiere, Juan Bernabé, tra gli argomenti trattati. Ecco le sue parole:

    INDICE DI LIQUIDITÀ – “L’indice di liquidità non è una problematica che riguarda solo la Lazio, ma un po' tutte le società. È comunqque facilmente risolvibile facendo uscite prima delle entrate. In ogni caso, questo non ci impedisce di fare delle operazioni. Il tutto poi va inserito nella politica di ogni singolo club”.

    MERCATO - “Noi setacciamo il mercato, ma ad oggi non abbiamo trovato tra i ragazzi che abbiamo visionato chi possa essere davvero funzionale per noi. Per alcun inoltre non abbiamo ritenuto che il rapporto qualità-prezzo fosse in linea con il reale valore da noi dato al calciatore. Noi faremo sempre e solo le cose che riteniamo possano migliorare l'aspetto tecnico-tattico della rosa. Ad oggi non abbiamo trovato ancora ciò che fa per noi. Il mercato di gennaio, va ricordato, si chiama di riparazione. Noi siamo partiti con 4 pneumatici e siamo ancora in piedi, non abbiamo gomme a terra. Poi se si presenterà un'occasione non ci tireremo indietro, e non sarà certo l'indice di liquidità a fermarci”.

    PERCORSO - “Abbiamo iniziato un nuovo ciclo, che ha una durata minima di tre anni, come tutti mediamente. Quest'estate mi sono preso la responsabilità di dare vita a questo nuovo corso. Ci sono state critiche giustificate, anche costruttive; ma quando uno ha un suo metodo lo deve attuare al meglio, per il bene di tutti. E questo è quello che abbiamo fatto. Questa squadra, con Baroni alla guida che è stata una scelta mia e di Lotito, al netto di battute d'arresto, ha fatto un girone d'andata importante. Anche in Europa si è contraddistinta e speriamo ora di riuscire a fare gli ultimi punti per evitare i playoff. La squadra fino a qui ha fatto qualcosa di positivo e a mio parere è andata anche sopra le aspettative iniziali. Mi chiedo, quando una cosa funziona, perché devo mettere a rischio con degli innesti che non sono funzionali o all'altezza? Si può sempre migliorare, ma se si sbaglia qualcosa è un attimo a peggiorare".

    IBRAHIMOVIC – “Si tratta di un giovane, classe 2005, quindi non entra in lista. Mi prendo la responsabilità di questo acquisto e di averlo voluto inserire subito in prima squadra. Sono convinto che verrà fuori. L'abbiamo preso in prestito con diritto di riscatto e avrà la possibilità di mettere in mostra tutte le sue qualità. E vi garantisco che ne ha molte. Alla Roma c'è un 2004 che quest'anno sta giocando in prima squadra. Non bisogna avere paura di questi ragazzi, io non parto mai prevenuto”.

    NIENTE MODE - “Il mercato si fa c’è un'esigenza, non per seguire la moda. Se ci fermiamo soltanto ai nomi di Fazzini, Belahyane e Casadei ci perdiamo nella notte dei tempi. Noi guardiamo centinaia di giocatori. Poi alcuni nomi vengono messi sul mercato mediatico e prendono più piede. Abbiamo fatto un'offerta all'Empoli per Fazzini, perché oggi, secondo noi, può rappresentare un giocatore di prospettiva per diventare il Rovella o il Tonali della situazione. Ma per fare un matrimonio bisogna essere in due, dall'altra parte avevano altre esigenze.  Abbiamo fatto delle proposte per dei giocatori, ma alla fine, come dico sempre, i migliori affari sono quelli che non si fanno”.

    RICHIESTE – "Sono arrivate richieste per 6/7 giocatori anche da top club italiani e esteri. Se dobbiamo vendere però tante per fare cassa andiamo contro il nostro modus operandi. Come posso oggi privarmi di un pezzo importante? Ci sono stati chiesti Rovella, Dele-Bashiru, Nuno Tavares, Castellanos. Molti nostri giocatori sono appetibili sul mercato, ma noi non dobbiamo smontare la squadra. Semmai completarla. Mandas anche ha mercato. Per noi però rappresenta una valida alternativa a Provedel, che è il titolare e la società non vuole privarsene”.

    CASTROVILLI - "Castrovilli non è una scommessa persa. L'intervento al crociato non gli ha destato preoccupazione. È un ragazzo che chiede più spazio, fin qui ne ha trovato poco. È un professionista, se vuole trovare più spazio e cambiare squadra prenderemo in considerazione una sua eventuale partenza”.

    RINNOVAMENTO DA COMPLETARE - “Possiamo anche aver fatto degli errori come società a livello di scelte, ma i numeri sono sotto gli occhi di tutti. Non abbiamo ancora completato il rinnovamento. Siamo al 50% e c'è ancora molto da lavorare. Nel prossimo futuro, con un pizzico di fortuna, andremo a individuare quei calciatori funzionali per il fabbisogno della Lazio, per conseguire risultati sempre più importanti. Dobbiamo completare il nostro percorso, vogliamo attrezzare nel più breve tempo possibile una squadra competitiva”.

    ISAKSEN - “Tutti sono cedibili e nessuno è incedibile. La società valuterà un sostituto di Isaksen se e quando ci sarà una richiesta per lui. Se il sostituto sarà valido e migliore, allora è un discorso. Sennò il ragazzo non si muove. In determinate partite è stato decisivo. A questi giovani ragazzi bisogna dargli il tempo di maturare, perdonandogli anche qualche errore”.

    INFORTUNATI - “Patric oggi fa un ultimo esame, da lunedì inizierà la riatletizzazione e poi staremo a vedere il suo percorso. Vecino è in via di risoluzione, non credo comunque potrà essere a disposizione prima di 10/15 giorni. Nei momenti topici e cruciali questi ragazzi hanno fatto qualcosa di straordinario. Li aspetteremo e se c'è da stringere un po' la cinghia lo faremo. Lazzari purtroppo ha avuto un altro infortunio, quindi Hysaj per ora è parte integrante della rosa della Lazio, come successo in Coppa Italia. Noi non abbiamo scaricato nessuno; anche i fuori rosa hanno fatto una vita di gruppo insieme a tutti i compagni. Abbiamo rispettato la loro professionalità e il loro valore. Può darsi che torneranno utile alla nostra Lazio". 

    BERNABÉ - “Mi sono fatto più di un'idea su questa vicenda dovrebbe calar. Per me dovrebbe calare il sipario. Juan ha chiesto scusa, si è reso conto di aver fatto una cosa che non doveva. Oggi è in convalescenza, la salute è un diritto riconosciuto quindi noi gli daremo tutto il supporto dovuto, poi la situazione verrà affrontata su altri piani. La società ha subito emesso un comunicato. Mi dispiace che intorno a questa vicenda ci si stia speculando sopra, è una cosa abbastanza seria. Ritengo che ognuno sia padrone del proprio corpo, quindi non giudico il suo comportamento; ma noi abbiamo un codice da rispettare, perché siamo esposti mediaticamente. Per questo dobbiamo avere una vita e una condotta d'esempio per tutti. Esiste questo codice etico interno che deve essere rispettato. Le responsabilità saranno affrontate nelle dovute sedi. Invito però Juan ad avere un comportamento diverso".

    Commenti

    (4)

    Scrivi il tuo commento

    Gel1900
    Gel1900

    Non mi va nemmeno di commentare, buona serata a tutti i laziali

    • 3
    • 0

    Altre Notizie