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    Lazio, ecco quanto starà fuori Dia e quali partite salta

    Lazio, ecco quanto starà fuori Dia e quali partite salta

    • Tommaso Fefè
    La diagnosi di malaria per Boulaye Dia è una grossa tegola in casa Lazio. Il calciatore torna oggi a Roma e comunque lo staff medico biancoceleste vuole vederci chiaro sulla malattia del giocatore senegalese per il quale sono già previsti nuovi test specifici. L'attaccante ex Salernitana potrebbe infatti anche aver contratto il virus in forma lieve, come già sospettano da Formello, il che renderebbe meno problematica la situazione, gestibile come una comune influenza e curabile in pochi giorni.

    LA MALATTIA - Di malaria infatti esistono diversi ceppi - assicurano gli specialisti virologi - e l'entità dei sintomi dipende anche dalla carica infettate del virus (o plasmodio, come più correttamente dovrebbe essere definito). Questi come altri fattori dovranno essre accertati nelle prossime ore. I maggiori dubbi al momento nascono dalle tempistiche tra il contagio e la diagnosi. I tempi di incubazione del virus infatti - spiegano ancora i medici virologi - oscillano tra i 7 e 14 giorni. Pur volendo considerare un margine più ampio, suona comunque strano (anche se non impossibile) che si sia arrivati a una diagnosi di malaria dopo appena 4 giorni dall'arrivo del calciatore nel ritiro della sua nazionale. La certezza comunque è che la malaria si trasmette quasi esclusivamente attraverso la puntura di zanzara; mentre è molto più rara la trasmissione diretta da uomo a uomo, che avviene per via ematica (cioè con il contatto col sangue). Motivo per il quale non è detto che Dia, una volta arrivato a Roma, debba osservare per forza un periodo di isolamento totale (al contrario di quanto avveniva qualche anno fa per il Covid-19).

    PRECEDENTE E TEMPISTISCHE - C'è  però il precedente recente di Kouame da considerare. A febbraio scorso la Fiorentina mise in quarantena il calciatore rientrato dalla Costa d'Avorio con la malaria. Alla fine, l'attaccante viola rimase fuori per circa un mese (28 giorni) saltando 5 partite. Per Dia e la Lazio sarebbe questo lo scenario peggiore. Di sicuro domenica 24 contro il Bologna il calciatore sarebbe fuori dai giochi, se venisse confermata la diagnosi della malattia. La durata dei sintomi, e i tempi di recupero però sono molto variabili da caso a caso e da persona a persona. In attesa che venga fatta chiarezza sull'effettivo contagio o meno, considerando la sosta per le nazionali in corso, l'aspettativa più ottimistisca sembra quella di poter rivedere in campo il calciatore biancoceleste i primi di dicembre, saltando solo due o tre gare (Bologna, Ludogorets e Parma). 

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