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    Lazio, Provedel: "Sono cambiate tante cose dall'anno scorso. Europa League? Gratifcante essere lassù"

    Lazio, Provedel: "Sono cambiate tante cose dall'anno scorso. Europa League? Gratifcante essere lassù"

    Ivan Provedel è uno dei leader dello spogliatoio della Lazio. Dopo l’annata scorsa, poco esaltante anche dal punto di vista del suo rendimento personale, con Baroni si sta riaffermando come riferimento per la squadra biancoceleste. Ai microfoni dei media ufficiali del club il portiere classe ‘94 ha parlato così di questa prima parte di stagione:

    CLIMA GIUSTO - “Il clima è quello che cercavamo di creare da diverso tempo, e infatti non è un caso che siano arrivati ora dei risultati positivi, soprattutto nell'ultimo tour de force. Adesso stiamo ricaricando le pile. Sta andando tutto molto bene. L'organico della squadra è cambiato tanto rispetto alla scorsa stagione, sono arrivati giovani di prospettiva, che però devono ambientarsi con la squadra, la piazza e il campionato. L'unica cosa da fare ora è seguire al meglio le indicazioni del mister, senza pensare alle aspettative. Non ci interessa nient’altro che fare del nostro meglio ogni gara. Poi i risultati sono una conseguenza. Per me qui è il terzo anno, mentre alcuni altri sono qui da più tempo. Anche loro hanno aiutato me quando sono arrivato. Noi dobbiamo spingere al massimo, nell'ottica di squadra, perché facendo così ne traggono tutti vantaggio”.

    ROMA - "A Roma sto molto bene, anche se mi sto abituando solo ora al clima. Ero abituato più al freddo delle mie parti (ride, ndr). Trovarsi bene in città ti aiuta a vivere meglio il lavoro e viceversa. Roma è tutta bellissima, infatti mi dispiace un po' non viverla in modo profondo. I nostri ritmi purtroppo sono serrati e quando abbiamo la mezza giornata libera di solito mi riposo. Mi piacerebbe scoprirla meglio. Quando sono arrivato ho fatto un salto grande rispetto allo Spezia e inizialmente pensavo solo a dimostrare di poterci stare in una piazza così. In realtà ancora adesso penso solo a farmi trovare pronto in campo.

    AFFETTO - “Mi accorgo dell'affetto del pubblico, so che i tifosi della Lazio notano anche le piccole cose. I portieri qui hanno fatto la storia del calcio in generale. Il pubblico capisce lo spirito dei calciatori e questa cosa mi fa piacere, sono contento che in parte arrivi anche a loro l'impegno che metto per la mia squadra".

    BARONI - "Quest’anno difendiamo diversamente, perché è differente la richiesta del tecnico. L'approccio non è lo stesso, due anni fa comunque abbiamo fatto il record di clean-sheet, mentre quest’anno abbiamo avuto un periodo di adattamento e subito qualche gol di troppo. Adesso  hd abbiamo preso le misure ci stiamo muovendo meglio. È stata la partita contro la Juventus che ci ha fatto capire come ogni gara possa prendere una piega diversa; per questo dobbiamo rimanere svegli e capire come adattarci alle diverse situazioni. Dobbiamo migliorare ancora tanto, ma la direzione è quella giusta. Siamo una squadra giovane, dove non ci sono tanti giocatori con esperienza, ci sono buoni margini di miglioramento da parte di tutti. Però non dobbiamo pensarci, non poniamoci limiti ma proviamo a fare il massimo giorno dopo giorno".

    IL BOLOGNA - "Contro il Bologna l'anno scorso è stata una gara amara. Abbiamo subito un gol e perso per un mio errore, ci poteva rimettere in corsa e invece non è successo. Quest’anno sarà un'altra partita, anche perché le due squadre sono cambiate molto, con allenatori nuovi. Il Bologna sta facendo bene da settimane, anche se non sempre hanno ottenuto risultati. Per noi sarà tosta, ma di certo lo sarà anche per loro".

    EUROPA LEAGUE – "Con questa nuova formula in Europa non si può più affrontare il girone facendo i calcoli. È un campionato a sé e ci teniamo tanto a fare bella figura. Il mister ha il merito di far sentire tutti coinvolti e motivati. Fare bene in tutte le competizioni ci sprona a dare sempre meglio. È gratificante vederci lassù in classifica, anche perché se lavori duro e poi non ottieni risultati può nascere un po' di delusione. Ma se perdiamo una partita non dobbiamo deprimerci, né al contrario esaltarci dopo una singola vittoria. Facciamo una gara alla volta, le abbiamo vinte tutte finora, ma non pensiamo ora ai punti che servono per qualificarci. Spero solo che non servano le mie incursioni nell'area avversaria stavolta (ride, ndr)".

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