Lazio:|E' da Champions
Finisce bene, la Lazio targata Petkovic batte il Milan soffrendo solo per un pericoloso calo fisico. Per sessanta minuti diavolo dominato e tre gol griffati Hernanes, Candreva e Klose, poi l'orgoglio dei rossoneri capaci di riaprire i giochi con De Jong e El Shaarawy. Il 3-2 finale certifica l'ottima prova laziale e la conclamata crisi rossonera con Allegri sempre più a rischio. Petkovic vorrebbe affidarsi alla squadra che gli ha dato più garanzie in questo avvio di stagione ma perde Marchetti nel riscaldamento (al suo posto Bizzarri). Per il resto difesa titolare, Ledesma a coprire le spalle al quartetto formato da Candreva, Hernanes, Gonzalez e Mauri, in attacco il solito Klose. Allegri sceglie Antonini sulla sinistra al posto del troppo acerbo Di Sciglio, Nocerino agisce a centrocampo ma da intermedio, in attacco la coppia di incursori formata da Boateng ed El Shaarawy assiste Pazzini in una rivisitazione del modulo a rombo del Milan scudettato. Alla fine sono cinquantamila gli spettatori che ammirano lo show dell'aquila Olympia (vola sopra il settore dei milanisti poi atterra sul suo trespolo) prima del fischio di inizio di Tagliavento. Partenza rossonera, possesso palla e tiro di De Jong ad annunciare la voglia di provare a fare la partita contrariamente alla vigilia. La Lazio riparte bene, riesce solo a tratti a «dominare» l'avversario come predica Petkovic, se ne sta dietro e quando va in contropiede fa paura all'avversario. E allora, dopo una ventina di minuti, inversione degli esterni, Mauri va a destra, Candreva sul lato di Abate e la manovra migliora. Al 24' da un rilancio sbagliato di Dias ripartenza letale col Milan messo malissimo: sponda di Mauri, Hernanes «scherza» con Bonera poi lancia un dardo verso la porta avversaria. Amelia è battuto anche per la fortunosa deviazione proprio del difensore rossonero. Sessanta secondi e Dias salva sulla linea su El Shaarawy per la pronta reazione del Milan con i biancocelesti con la testa al gol appena segnato. Poca roba perché la Lazio ora gioca a memoria e fa venire i brividi al diavolo tanto che Candreva sul finire del tempo pesca un eurogol dei suoi con Amelia un po' troppo avanti. Doppio vantaggio e tutti negli spogliatoi tra gli applausi dello stadio. Si ricomincia con Emanuelson per lo spento Boateng, Petkovic non cambia nulla, stesso modulo e stessa voglia di andare a rubare il pallone agli avversari. E infatti bastano quattro minuti per certificare lo strapotere dei laziali e gli stenti della difesa rossonera: assist di Candreva, tap in chirurgico di Klose che sbuca dietro Bonera. Tris biancoceleste e Allegri si gioca la carta Pato mentre Petkovic sceglie Cavanda per dare un po' di riposo a Mauri. Al 15' il Milan fa capire che c'è ancora: punizione di Emanuelson, Pato liscia, De Jong spinge in porta per il 3-1. Allegri chiama l'assalto, Tagliavento fischia a senso unico, il tecnico laziale ci prova con Cana a fermare l'assalto rossonero ma ormai solo Hernanes prova a ripartire (Amelia è pronto alla respinta). Al 34' El Shaarawy tira fuori dal cilindro un pezzo del suo repertorio un pezzo dei suoi: diagonale perfetto e 3-2. partita riaperta e dentro anche Brocchi per liberare la Lazio dall'assedio. Soffrono i biancocelesti, arretrano, solo Klose è lucido nel portare la palla lontana. Poi il triplice fischio liberatorio, Ledesma & Co. volano sempre più in alto, diavolo all'inferno.