Lazio, che errore con Kumbulla! Il ritorno di Hoedt non può bastare
DIFESA IN ALLARME – Che la rosa a disposizione di Inzaghi avesse a disposizione un’ottima base di titolari non era certamente in dubbio. È stato lampante però come la squadra si sia espressa meglio dal momento in cui ha dovuto impegnarsi in una sola competizione. Lo scorso anno c’era l’Europa League, e magari ci si poteva permettere seconde linee non troppo all’altezza. Ora c’è la Champions, e una stagione in cui si giocherà sempre, ogni tre giorni. Poiché il rischio di infortuni in questi casi è alto, sarà opportuno avere anche seconde linee di livello (dare uno sguardo al rendimento post lockdown per capire). Se per il centrocampo e l’attacco questo ragionamento sostanzialmente è stato fatto, in difesa la strategia del club ha lasciato a desiderare. Tare, inspiegabilmente, dopo aver trattato Kumbulla, difensore under 22 molto promettente e possibile titolare (poi finito alla Roma), alla fine ha virato su Wesley Hoedt.
DETTAGLI - Prestito con diritto di riscatto fissato a 5 milioni di euro, questa la formula che circola. L’olandese nell’estate del 2017 era stato ceduto anche perché non si trovava al meglio con Inzaghi. Già questo di per sé è indicativo. In più, il fatto che arrivi come riserva, ha lasciato diverse perplessità in un reparto che mostra un Radu presto 34enne con un’autonomia ridotta, un Bastos in uscita e un Vavro come rebus perenne a causa della pubalgia, e mai entrato nelle gerarchie di Inzaghi. Dopo la sosta tornerà Luiz Felipe, ma rischia di non esserci Radu per infortunio, Bastos, sia per infortunio che per motivi di lista, e Hoedt, che nel frattempo deve fare ancora il primo allenamento con la squadra. Nella speranza che quest’ultimo possa rendere nettamente al di sopra delle aspettative, è innegabile che in questo mercato di prestiti si poteva fare di più per un reparto che ha ricominciato a subire quasi due gol a partita, e che quest’anno dovrà cimentarsi contro i migliori attacchi d’Europa.