Lazio, Dias:| Il segreto della difesa
Oggi i migliori difensori sembrano arrivare tutti dal Brasile: Lucio, Juan e Thiago Silva sono alcuni esempi. Il biancoceleste André Dias è l’ultima conferma di quanto, il campionato brasiliano, riesca a sfornare sempre più calciatori dotati di ottime qualità difensive. Dias, 31 anni compiuti a maggio, ex leader del San Paolo, per due stagioni di fila premiato dalla rivista Placar con la Bola de Prata (riconoscimento stagionale ai migliori undici giocatori del Brasilerao). A gennaio venne acquistato da Lotito per 2.6 milioni di euro, scelto da Tare in persona. Reja disse di lui appena lo vide in allenamento: “E’ il più forte di tutti.” .Ha messo il lucchetto alla difesa laziale, una partenza di campionato da applausi. Solo un errore nell’occasione del gol di Ibrahimovic contro il Milan, il brasiliano si esalta ogni tanto e si prende qualche rischio di giocare d’anticipo. Nello scorso campionato era stato impiegato sul centro-destra, nelle ultime giornate si è imposto da centrale , il suo ruolo preferito.
NUMERI. Le statistiche della Lega, dopo cinque giornate, lo segnalano come uno dei sette migliori difensori centrali della Serie A, con 104 palloni recuperati . Nella classifica compaiono in ordine: Astori 128, Lucio 114, Chiellini 111, Campagnaro 108, Juan 107, Munoz 107, Dias 104. Eccelle nel gioco aereo, è un regista difensivo capace di riavviare l’azione come pochi.
FAMIGLIA. L’ambientazione a Roma di André è stata veloce, vive nel centro residenziale delle Rughe vicino a Formello. Ha affittato la casa da Hernan Crespo, ex centravanti laziale. Aspetta il ritorno della moglie, che a luglio ha dato alla luce una coppia di gemelle. Dias ha anche un altro figlio più grande e sta facendo crescere il fratello sedicenne della moglie trasferitosi anche lui a Roma.
FEDE. Andrè Dias a Roma ha conosciuto un altro brasiliano, Matuzalem, è diventato un suo grande amico. Non sono soltanto vicini di casa, entrambi hanno sposato la fede evangelica, pregano insieme. Ora alla comunità evangelica s’è aggiunto anche Hernanes, il cui padre è un pastore.
CHAMPIONS. L’ex ct Dunga l’ha convocato nella Seleçao una volta sola, in occasione della partita contro il Cile valida per le qualificazioni ai mondiali del Sud Africa, ma non è sceso in campo. Dias ormai non ci spera più, ma è inevitabile che se disputerà un annata esaltante con la Lazio la chiamata arriverà. Il suo sogno è giocare la Champions League, spera di arrivarci presto viaggiando a fari spenti, mantenendo la compattezza di queste prime settimane. La Lazio proverà a tagliare il traguardo.