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    Lazio: Immobile come Del Piero, ora punta a Baggio. E che numeri con Milinkovic...

    Lazio: Immobile come Del Piero, ora punta a Baggio. E che numeri con Milinkovic...

    • Tommaso Fefè
    C'è sempre un grande campione che ti ispira quando inizi a praticare uno sport. Sogni di emularlo, di diventare come lui. Quasi ti ci immedesimi, ogni volta che sei sul campo. Poi si cresce e si sorride, ricordando quei bei tempi. Almeno nella maggior parte dei casi. Perché a qualcuno invece capita, a distanza di oltre 20 anni dai primi esordi giovanili, di ritrovarsi ad esserci riuscito veramente. È successo ieri a Ciro Immobile, che col gol dello 0-4 contro la Fiorentina ha eguagliato il record di gol in Serie A di Alex Del Piero, suo idolo d'infanzia.

    ORGOGLIO E RISPETTO - I due si erano anche visti di recente. Lo ha rivelato nel post gara di Firenze lo stesso attaccate della Lazio: "In Nazionale, a San Siro, quando abbiamo giocato contro l'Inghilterra, abbiamo ricordato che, sia in A, sia in Champions, ho esordito proprio sostituendo lui". E ora, con 188 gol ne ha anche preso il posto nella classifica marcatori all time del campionato italiano (a girone unico,ndr). "Lo guardavo da bambino - ha confessato il capitano biancoceleste - e questa per me è una soddisfazione enorme. Perché chi fa questo sport punta sempre al massimo. E lui lo è stato". Ciro però non si accontenta. Con rispetto per i grandi del passato, vuole puntare sempre più in alto. Al 9° posto insieme a l'ex juventino e al centravanti di Torre Annunziata ci sono anche Signori e Gilardino, che tra l'altro erano tutti più anziani di lui quando arrivarono allo stesso traguardo. I prossimi da raggiungere sono due che proprio a Firenze ricordano bene. All'8° posto c'è Kurt Hamrin, a 190 (150 dei quali in Viola) e al 7° Roberto Baggio, con 205.  "Essere in una classifica con tanti altri nomi importanti mi riempie di orgoglio - ha confessato, senza nascondere l'emozione - quando la guardo, mi rendo conto che sto facendo cose bellissime". E incredibili, sarebbe il caso di aggiungere. Perché tra i diversi record realizzati in questi anni, ieri il numero 17 ha aggiunto pure quello di essere diventato il giocatore ad aver segnato più gol nella storia della serie A dal 90' in avanti: 15 in totale, uno in più di Marco Di Vaio e Filippo Inzaghi. Una rete arrivata, tanto per cambiare, da un assist di Milinkovic.

    SERGENTE A RAPPORTO - Dei 188 gol realizzati in biancoceleste, in tutte le competizioni, dal 2016 a oggi (curiosa coincidenza con la quota raggiunta solo in A, con tutte le maglie indossate, ndr), ben 25, compreso quello di ieri, sono arrivati su assistenza di Milinkovic-Savic. Se l'era Inzaghi aveva in Luis Alberto la fucina delle giocate vincenti, da quando è arrivato Sarri è il serbo ad essere salito alla ribalta. Non che il Mago abbia smesso di fare magie, certo - l'anno scorso furono 11 a fine stagione - ma le sue sono più distribuite. Mentre il Sergente sembra avere, soprattutto quest'anno, una sorta di filo diretto con il Capitano (in perfetta osservanza anche dei gradi militari, per altro). 5 dei 7 passaggi vincenti arrivati in campionato finora sono stati tutti per Immobile, che lo ha ringraziato con queste parole: "La dimensione di Milinkovic è assurda, è ai livelli di De Bruyne. Ho detto tutto". E in effetti non ci è andato lontano. Secondo transfermarkt.it KDB di assist ne ha fatti 9 in Premier League in questa stagione, ma ha realizzato un solo gol. Sergej di palloni ne ha insaccati 3. Il totale in zona gol è quindi 10 pari. Il belga può sommare altre due assistenze in Champions contro una sola rete in Europa League del 21 laziale. Ma la sostanza del discorso resta la stessa: agli ordini del Comandante Sarri, il talento del classe '95 si sta affermando definitivamente ai livelli dei top player internazionali. E se la coppia con Immobile continuerà con questa affinità, nessun traguardo, individuale e di squadra, può dirsi precluso.

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