Una stagione cancellata in novanta minuti. I tifosi chiedono la testa di Reja. La sconfitta di Udine, ultimo tracollo di un mese disastroso che ha visto la Lazio perdere ben tre gare di fila, non è stata digerita affatto dai sostenitori biancocelesti. Il tam tam radiofonico e sul web è ormai a senso unico: 'Via Reja dalla Lazio'. A nulla sono serviti i numeri da record del tecnico che nella sua prima stagione intera in biancoceleste ha totalizzato ben 17 punti in più rispetto all'annata precedente e dal suo arrivo, a febbraio 2010, ha conquistato 84 punti in 51 partite. Tutta colpa di quella Champions League tanto sbandierata e persa proprio sul più bello, quando il miracolo sembrava ormai compiuto. Il nome più gettonato per sostituire il tecnico è Mihajlovic, che in questa stagione, nonostante sieda sulla panchina della Fiorentina, in più di un'occasione ha speso parole di elogio per la Lazio.
'Nessun problema sul rinnovo, si tratta di una pura formalità', ha assicurato ieri l'agente di Reja, Marco Naletilic. In effetti il tecnico, fino ad una settimana fa, era certo di porre la firma sul rinnovo proposto da Lotito già lo scorso autunno. Sembra addirittura che ci sia stato già un incontro tra il tecnico e Lotito con una stretta di mano che avrebbe sancito l'accordo. Reja, infatti, non firma mai contratti prima della fine della stagione perché, come ha speso sottolineato, 'non mi porta fortuna'. Quelle certezze, però, iniziano già a vacillare e potrebbero essere spazzate via sabato in occasione della sfida interna contro il Genoa. Di fronte alla contestazione dei tifosi, il goriziano sarebbe pronto a mollare tutto.
Da Napoli continuano ad arrivare voci insistenti che vorrebbero un suo ritorno sotto al Vesuvio, dove De Laurentiis, ma soprattutto i tifosi partenopei, lo accoglierebbero a braccia aperte. Lotito spera di trattenerlo, perché lo ritiene l'allenatore giusto per costruire un futuro vincente, ma in attesa di conoscere una risposta sul rinnovo proposto mesi fa, sta iniziando a fare un giro d'orizzonte per cercare un eventuale sostituto. Mihajlovic piace ai tifosi, porterebbe il giusto entusiasmo ma soprattutto accetterebbe volentieri la sfida ed in passato non ha mai nascosto il sogno di sedere un giorno sulla panchina biancoceleste. Già lo scorso anno era tra i candidati alla successione di Ballardini, poi non se ne fece più nulla. Restano in voga le candidature di Gasperini, Del Neri ma anche Malesani, nome quest'ultimo che la piazza non gradisce affatto.
(Leggo - Edizione Roma)