Lazio, Candreva:| 'Sogno un gol nel derby'
Antonio Candreva, era arrivato a Roma a gennaio, accolto dalla scetticismo del pubblico laziale, deluso e amareggiato dall'ennesima, povera campagna acquisti, e con l'etichetta da romanista. Ma Candreva da professionista e calciatore vero, ha respinto tutte le accuse, ed ha lavorato partita dopo partita, per smentire tutto e tutti. Tanta corsa e 2 gol importanti a Napoli ed Inter che hanno sancito almeno in parte la pace con la curva. Il centrocampista nato a Tor de' Cenci è rimasto a Roma, sponda biancoazzurra, la Lazio lo ha rivoluto fortemente, rinnovando la compropietà con L'Udinese.
UN ARRIVO ROCAMBOLESCO - Ai microfoni di Radiosei, durante la trasmissione 9 gennaio 1900, è intervenuto in Esclusiva uno degli agenti dell’entourage di Antonio Candreva, Massimiliano Bocci. Il procuratore ha raccontato come ha vissuto il centrocampista romano la notizia di poter continuare a giocare in maglia biancoceleste, partendo da quando tutto è iniziato nel rocambolesco ultimo giorno della sessione di mercato invernale: «Quel momento di gennaio Antonio era molto teso. Anche se a Cesena stava giocando non era la realtà che faceva per lui. Si è fatta avanti la Lazio e abbiamo cercato di chiudere. All’inizio, per le sue parole dette a favore della Roma, ha passato momenti difficili. Lui è un ragazzo d’oro, un ragazzo da grande squadra e dopo i primi momenti veramente duri, dopo quel gol al Napoli le cose sono cambiate. Noi mercoledì siamo andati a Milano a incontrare il presidente Pozzo che è stato molto gentile, Antonio gli ha voluto fortemente spiegare i motivi del voler rimanere alla Lazio e diventare una pedina importante per questa squadra».
IL TENTATIVO DI ACQUISIRE L'INTERO CARTELLINO - La Lazio avrebbe voluto prendere tutto il cartellino ma alla fine si è dovuta accontentare solo della comproprietà: «In realtà abbiamo cercato di forzare l’acquisto definitivo anche perché è legato all’Udinese da tantissimo tempo pur non avendoci mai giocato. Volevamo staccarci dalla società, cercando di forzare la trattativa. Così non è stato, sono le società che devono mettersi d’accordo. C’è stato molto dialogo e hanno optato per la società. L’intenzione della Lazio di comprarlo tutto proponendo un contratto di 5 anni è stata una grossa dimostrazione di fiducia che ha fatto molto piacere al ragazzo. È giovane, ha tantissimo ancora da dare e forse adesso ha trovato la sua collocazione nella quarta forza del campionato». La Lazio quindi ha proposto la firma di un contratto di 5 anni, operazione possibile nonostante Candreva sia ancora sotto contratto con l’Udinese: «Quando fece il contratto con la Juve fece la stessa cosa. Fece un contratto di quattro anni con la Juventus pur rinnovando a Udine. A fine anno poi c’è il riscatto delle comproprietà, con la Lazio che ha una prelazione se dovessero andare alle buste. L’Udinese ha preteso di rinnovare almeno un anno, sennò comunque l’avrebbe perso a scadenza. Alla fine si tratta di soldi e le società non vogliono perdere un euro in questo momento».
NELLA LAZIO LA GIUSTA DIMENSIONE - Quello che si rimprovera al giocatore è il fatto di non essere mai riuscito a dare pienamente continuità alle sue prestazioni, ma adesso con la Lazio ha l’opportunità di rifarsi: «Antonio è un ragazzo che a Livorno ha fatto benissimo, giocava trequartista. Si è messo in luce, ha esordito in Nazionale ed è andato alla Juventus nel gennaio del 2009. Secondo me è stata solo sfortunato perché Juve e Udinese non si sono messe d’accordo. I friulani lo valutavano 15 milioni, la Juventus ha cambiato praticamente tutto. Poi è andato a Parma all’ultimo momento, non si è trovato benissimo con la gestione di Colomba e a quel punto è facile perdersi. Alla fine ne è venuto fuori, ma andando a spasso da una squadra all’altra è difficile trovare una collocazione, anche se è ha sempre giocato 25-30 partite l’anno. Adesso ha trovato la squadra che può consacrarlo, lui è abbastanza duttile, può giocare ovunque, ha corsa e voglia. Penso sia il momento giusto per lui».
PRONTO A CONVINCERE PETKOVIC - E infatti è partito subito alla grande per impressionare il nuovo tecnico: «Petkovic ha cominciato subito a farli lavorare pesantemente quindi immagino già cosa sarà il ritiro. Duro dal punto di vista fisico. Devo dire che è rimasto molto soddisfatto dal primo impatto con il mister e credo che potrà fare molto bene». All’interno del gruppo ha tanti amici: «Antonio va d’accordo con tutti. Con Zauri, Marchetti, Rocchi sono quelli che sento più frequentemente, ma ha legato veramente con tutti. Duello con Hernanes? Assolutamente no, lui può giocare in tanti ruoli ma la vive con una sana competizione. Si tratta di campioni e può solo crescere giocando accanto a loro». Dal brasiliano potrebbe imparare a segnare nel derby, visto che come conferma il suo agente è il suo grande sogno: «Eravamo in vacanza insieme e lo sta veramente sognando. Spero che lo faccia».