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    Lazio, Baroni si presenta: "Voglio coinvolgere tutti. Non mi fossilizzo su un modulo, partiamo con la linea a 4"

    Lazio, Baroni si presenta: "Voglio coinvolgere tutti. Non mi fossilizzo su un modulo, partiamo con la linea a 4"

    • Tommaso Fefè
    "Per me questa piazza è il punto più alto, inutile nasconderlo", Marco Baroni si presenta così alla Lazio. Oggi a Formello in conferenza stampa il neo-tecnico dei capitolini ha rilasciato le sue prime dichiarazioni ufficiali da allenatore biancoceleste, anticipate però da un breve intervento alla radio del club dove ha rivelato: " Io e lo staff stavamo lavorando già da qualche giorno". Baroni ha spiegato poi che il suo primo obiettivo sarà far sì che la squadra faccia capire alla gente quanto sacrificio c'è per farli emozionare.

    LA MIA SQUADRA - "Da subito, da ieri, dobbiamo iniziare a lavorare duramente. Eredito una squadra che ha cultura del lavoro. Dovremo intensificare. Per me è fondamentale l'aspetto valoriare, che fa la differenza nelle piccole e nelle grandi cose. Questo si deve ricongiungere allo spirito laziale e la squadra deve acquisire questi aspetti immediatamente: dedizione, passione, attaccamento al lavoro. Quando una squadra va sul campo e dimostra a chi la guarda queste componenti, poi viene ripagata. Lo spogliatoio lo devo ancora valutare, ma con le mie squadre non è mai stato un problema. Io sono felice di essere qui e ho tanta voglia e consapevolezza dell'occasione che ho. Voglio una squadra che senta la sfida. Che voglia la sfida. Lì sta l'essenza del sacrificio. La squadra gioca per i tifosi, non per sé stessa. Ci deve essere uno scambio tra squadra e tifosi. E il mio impegno sarà proprio questo. Il sentimento è uno degli aspetti valoriali a cui rimango legato. Quello mio e della squadra, rispetto ai tifosi, è di voler fare il primo passo. Non esiste squadra senza tifosi. Lottare senza paura è quello che tutti vogliono vedere".

    ESPERIENZE - "Io se non vinco, imparo. Nella vita ci sono tanti modi per affrontare le difficoltà. Chi sà individuare l'opportunità che le difficoltà ti offrono allora riesce ad andare avanti. Io mi porto dietro tutte le mie esperienze, ma so che qui serve un calcio diverso. La squadra ha perso giocatori importanti, ma questo per i nuovi, tutti ragazzi giovani, sarà un testimone da raccogliere e portare avanti con le componenti che ho detto  prima. Dobbiamo trasmettere emozioni".

    ROSA - "Io non guardo quello che manca, ma quello che ho. Sono arrivati giocatori giovani e il processo di ringiovanimento si lega proprio al calcio che vogliamo proporre. Io metto sempre i giocatori al centro del progetto. Prenderemo ogni signolo atleta, giocatore, e lo porteremo ad ottimizzare la prorpia prestazione. Ma resta fondamentale il collettivo. Il valore del singolo non può essere maggiore del collettivo. sicuramente avremop un impianto di difesa a 4 con il doppio esterno. Poi ci saranno possibili variabili. Dalla difesa a 4 però non ci spostiamo. Il resto lo costruiremo con le componenti che ho già detto. Dovremo andare a prendere gli avversari. A me piace un calcio di ritmo in entrambe le fasi e non aspettare l'avversario. Il nostro obiettivo va creato in base alla squadra. Io voglio migliorare il piazzamento dello scorso anno. Abbiamo 47 partite sicure, ma vogliamo farne molte di più. Sarà importante tutto l'organico e che ogni giocatore giochi ogni singolo minuto al proprio massimo. All'interno delle partite ci possono essere delle variabili. Possiamo partire a 4 poi modificarci in corsa. Io leggo la partita e a me piace, in un calcio di ritmo e dinamicità, non creo un modello da cui non si può uscire. Giocare con una o due punte andrà valutato di volta in volta".

    VECCHIA GUARDIA - "Non mi piace parlare di senatori. Questa è una squadra che ha cultura. L'integrazione dei nuovi con chi già c'era sarà importante, ma a me interessa il campo. Io ho già parlato con diversi giocaotri della vecchia guardia e ho detto chiaramente a tutti che quando c'è senso del lavoro e del sacrificio, poi la domenica in campo te lo porti. Sarà ccompito mio e del mio staff far integrare tutti al più presto. Non  mi piace parlare di singoli".

    LA STIMA DI GASP - "Le parole di Gasperini mi hanno fatto piacere. A volte un allenatore viene valutato solo per una vittoria. Ma a vincere è uno solo, mentre dietro ci sono tanti altri allenatori che ottengono comunque risultati relativamente al proprio ambito. Lui non si riferiva a me in particolare. Tra noi c'è comunque stima reciproca. Ho preso le sue parole come un discorso più ampio sulla valutazione del lavoro dei giocatori. Io non sono abituato a guardare dietro. Mi porto esperienze, ma quello che facciamo oggi è già passato. Io ora devo pensare alla Lazio e non ai risultati che ho ottenuto in passato. Sono qui e sono pronto per questa sfida".

    PREDECESSORI - "Ho grande rispetto per chi ha lavorato qui prima di me. Con Sarri ci siamo sentiti. C'è stima professionale e se ha speso delle buone parole mi fa piacere. Ma la sua, come quella di Tudor qui sono state storie e momenti diversi. Io sono convinto della mia scelta. Credo che i problemi come quelli accaduti l'anno scorso non li avrò. Non li ho mai avuti negli spogliatoi. Intendo coinvolgere tutti per raggiungere gli obiettivi che ci porremo. Io non vedo problematiche e non credo serva qualcuno che risolva possibili problemi interni. Il mio coinvolgimento è stato totale dall'inizio. Le situazioni le abbiamo analizzate insieme sin dall'inizio. Da questo punto di vista posso solo essere contento. Sono andati via calciatori, ma noi non mandiamo via nessuno. Partiamo con una rosa dove ho delle coppie in ogni ruolo e non vedo l'ora di essere sul campo a lavorare".

    DERBY - "Partita straordinaria, ma ci sarà tempo per prepararla e arrivarci bene".

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