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    Piano piano, ma la Lazio cresce: baricentro più alto e attacchi delle fasce, i primi segni del vero Sarrismo

    Piano piano, ma la Lazio cresce: baricentro più alto e attacchi delle fasce, i primi segni del vero Sarrismo

    • Valerio Marcangeli
    È una Lazio che pian piano sta crescendo. Sono tanti i cambiamenti che mister Sarri sta apportando alla rosa biancoceleste. Il Comandante vuole completamente cambiarne l’atteggiamento spostando molto più avanti il baricentro e chiedendo una squadra corta. “Non siamo ancora capaci di rimanere alti. Stiamo lavorando per fare buone cose anche sotto questo aspetto”, questo era il pensiero di Sarri a tal proposito prima della sfida col Milan.
    Se la gara di San Siro aveva lasciato molti dubbi, quella seguente col Galatasaray ha convinto leggermente (ma proprio leggermente) di più. Meglio ieri contro il Cagliari. Il match dell’Olimpico ha mostrato quei miglioramenti percepiti dal Comandante con la lente di ingrandimento in Turchia. Molto dinamismo in fase offensiva, squadra a tratti corta, in altri no, e proprio in quei momenti ha sofferto tremendamente. Sicuramente è quello un aspetto in cui crescere.

    TRASFORMAZIONE OFFENSIVA - Dati alla mano però il cantiere Lazio sta cominciando a dare i suoi frutti. Bene la trasformazione nella modalità di attaccare. Con Inzaghi era la zona centrale a farla da padrone. Col Cagliari 8 azioni sono arrivate da lì, mentre il doppio dalle fasce: 16 da sinistra e 18 da destra. Azioni offensive condite (a proposito di baricentro alto) da ben 203 passaggi nella metà campo avversaria a fronte dei 37 del Cagliari, tra l’altro con l’88% dell’accuratezza. Numeri favoriti dall’atteggiamento difensivo dell’avversario, ma che senza dubbio non dispiaceranno a Sarri e il suo staff.

    FINALMENTE IN VANTAGGIO - Oltre ai miglioramenti di manovra, la gara col Cagliari ha registrato un altro passo in avanti. Per la prima volta in questa stagione la Lazio è passata in vantaggio. Con l’Empoli aprì le marcature Bandinelli. Con lo Spezia, Verde. In entrambi i casi il pareggio biancoceleste arrivò in un lampo, con i toscani ci pensò Milinkovic, mentre con i liguri Immobile (autore della quinta tripletta in biancoceleste). Col Milan segnò Leao per primo, ma in quel caso la reazione della Lazio fu inesistente e i rossoneri raddoppiarono con Ibra. Reazione che invece c’è stata col Galatasaray, ma dopo il grave errore di Strakosha la porta di Muslera è rimasta imbattuta. Infine, ecco la sfida con il Cagliari nella quale ci ha pensato Immobile ad aprire le marcature col quinto gol in cinque gare stagionali. C’è ancora molto da lavorare, ma qualche miglioramento c'è, i numeri non mentono mai.

    CATALDI GOL - Last, but not least, quella di ieri è stata la gara di Cataldi. Con un destro al millimetro il classe '94 ha battuto Cragno per il 2-2. Un timbro che ha fatto impazzire di gioia il centrocampista che da grande uomo spogliatoio è corso ad abbracciare Strakosha: "Ero troppo dispiaciuto per quello che gli è successo. È un amico e meritava il mio abbraccio". Oltre a far esultare l'Olimpico però, quello di Cataldi è stato finalmente il primo gol di un subentrato. In queste prime 5 gare di gestione Sarri avevano battuto i portieri avversari solamente i titolari. Una soddisfazione in più quindi per Cataldi, che pian piano si sta riprendendo il posto di vice Leiva.

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